2 vittorie in 2 partite, 7 gol fatti e 2 subiti. Primi in classifica (a pari con Inter, Roma, Fiorentina e Juventus, grazie alla differenza reti sul +5 e ai 7 gol segnati) e miglior attacco del campionato (condiviso con la Fiorentina). Questi sono solo numeri, ma il campo parla chiaro: Questo è gran Napoli, un reparto offensivo di livello internazionale, sempre in movimento, che crea il panico nelle difese avversarie; a centrocampo Inler e Behrami dettano legge e impostano con grande sicurezza. Il problema però, fin'ora, è stata la difesa. È vero che i due gol presi col Chievo Verona sono stati i primi due del campionato, ma è sembrato chiaro come il duo Albiol-Britos non abbia brillato e neanche convinto. Bisognerà vedere se riusciranno a tenere tutto il campionato e reggere il confronto con l'attacco stellare della squadra partenopea.
 
Di questo Napoli, il vero trascinatore è lui, il capitano, Marek Hamsik. Una volta faceva parte del trio: Cavani - Lavezzi - Hamsik, ora è solo, e con la fascia da capitano. Tutto ciò sembra esaltarlo e, le prime due doppiette in due partite, ne sono un chiaro esempio. L'ultimo che aprì la Serie A con due doppiette fu Del Piero nella stagione 2002/2003 e ora Hamsik è a -16 dal record di gol di Maradona col Napoli. Numeri importanti, per un giocatore importante. In campo sa fare tutto, fase offensiva e difensiva. Benitez lo mette trequartista, ma in sostanza lavora come seconda punta. Gli effetti si sono visti.
 
Ultimo, ma non ultimo, c'è Benitez. Architetto di questo Napoli stellare. Arrivato dopo la breve, ma vincente, esperienza a Londra col Chelsea; è approdato a Napoli su scelta di De Laurentiis, per portare la squadra a competere con le big d'Europa. Lui è contento della squadra, come ha sempre detto in conferenza stampa, dal punto tecnico-tattico ci siamo, mancano solo piccoli accorgimenti in difesa. Il duo Albiol-Britos non convince, e c'è Cannavaro in panchina.
 
Determinanti i nuovi acquisti: Higuain, Callejon e Reina. L'argentino è assolutamente fondamentale in questa squadra, ha segnato solo un gol, ma l'apporto che da in campo è pazzesco: si muove tantissimo, ha voglia, crea spazi, in parole povere: un campione vero. Callejon, invece, ha segnato spesso (due gol in due partite), ma c'è da migliorare ancora due aspetti: l'affinità con Higuain e il tiro dalla distanza. Per il resto convince e negli inserimenti può far male. Reina ha iniziato discretamente la sua avventura italiana, ha una media di un gol per partita. Contro il Bologna è stato, praticamente, inoperoso, mentre contro il Chievo poteva fare meglio:  un ottimo portiere. Ora, sarà il campionato a dirci che Napoli sarà.