A pochi giorni dalla risoluzione delle comproprietà, comincia a delinearsi il profilo della nuova Sampdoria targata Delio Rossi: rientrano a Genova molti nomi di spicco del campionato di B appena concluso, alcuni pronti a giocarsi le loro chances in blucerchiato, altri solo di passaggio, in attesa di essere ceduti in prestito o in via definitiva. Uno dei partenti sarà quasi certamente Simone Zaza: il ventiduenne attaccante ex-Ascoli, che ha conteso fino allo sprint finale il titolo di capocannoniere ad Ardemagni e Cacia, è da tempo nel mirino della Juve, e dovrebbe presto trovare un accordo per trasferirsi a Torino, incrociando il suo percorso con Manolo Gabbiadini, altro giovane su cui la Samp vorrebbe puntare forte.

Ma mentre per Gabbiadini la trattativa è ancora alle battute iniziali, chi è sicuro di vestire il blucerchiato nel prossimo campionato, dopo cinque stagioni in prestito tra Piacenza, Monza e Crotone, è Mirko Eramo. Il mediano classe ’89 era stato uno dei protagonisti della Primavera Campione d’Italia 2008, dove giocava fianco a fianco con il gioiello blucerchiato Poli, attualmente in bilico tra Genova e Milano, sponda rossonera. Eramo ha da poco festeggiato le cento presenze in maglia rossoblu crotonese, al termine di una stagione che, arricchita da sette gol, lo ha ulteriormente confermato come uno dei giovani centrocampisti più promettenti della serie cadetta.

Grande risalto ha avuto anche Vasco Regini (foto), reinventato da Sarri da terzino sinistro a centrale di difesa nell’Empoli, e protagonista di un campionato in crescendo, culminato con la partecipazione agli Europei con la casacca dell’Under 21 di Devis Mangia. Appeso ad un filo fino all’ultimo giorno di trattative, il futuro di Regini è ora una certezza: il rinnovo della comproprietà tra Sampdoria ed Empoli, e il prolungamento del contratto fino al 2017, dimostrano la fiducia che l’entourage blucerchiato nutre verso il ragazzo. “Tornare a Genova e restarci rappresentava sicuramente la soluzione migliore, perché la società ha sempre dimostrato di credere in me e poi perché era quello che volevo. – ha dichiarato a Samp TV – Adesso mi attende lo scalino della massima categoria, che per me, di fatto, è un'esperienza nuova. Dovrò dimostrare di valere anche la Serie A e per farlo giocherò tutte le mie carte”. Una bella sfida per un ragazzo che si riaffaccia alla massima serie dopo tanta gavetta tra cadetteria e Lega Pro, a distanza di quattro anni dalla sua prima fugace apparizione nel pokerissimo inflitto alla Reggina davanti al pubblico di Marassi il 9 maggio 2009.

Rientra alla base anche Vincenzo Fiorillo, al termine della sua prima esperienza da portiere titolare dopo alcune annate difficili, passate a lottare con il peso di un’investitura da “erede di Buffon” arrivata davvero troppo precocemente. Pilastro della formazione Primavera del 2008, la stessa di Eramo e Poli, il giovane estremo difensore genovese ha ritrovato a Livorno la tranquillità e la continuità per esprimere al meglio le sue doti. La situazione portieri sotto la Lanterna è comunque già definita, con Romero e Da Costa quasi certamente confermati a guardia della porta doriana; il percorso di crescita di Fiorillo, “il Falco di Oregina”, proseguirà quindi lontano dalla sua città, forse nuovamente in prestito agli amaranto.

Definita infine un’ultima importantissima comproprietà: il cartellino di Gianluca Sansone, a metà tra Samp e Sassuolo, è ora interamente blucerchiato. La punta lucana, arrivata a Genova lo scorso gennaio, si è rivelata un elemento preziosissimo nello scacchiere di Delio Rossi, elemento su cui la società di Corte Lambruschini ha ritenuto opportuno investire, vincendo le resistenze del Sassuolo, che avrebbe voluto riaccogliere l’attaccante in Emilia.

Con i suoi ventisei anni appena compiuti, Sansone alza la media di una rosa che si appresta ad essere una delle più giovani ai nastri di partenza della Serie A 2013-’14. Nello scorso campionato la Samp, pur non avendo la rosa dall’età media più bassa, ha ottenuto un primato significativo: delle dieci più giovani formazioni titolari scese in campo durante le trentotto giornate, ben cinque volte si è trattato dell’undici schierato da Rossi, ed altre due volte dell’undici di Ferrara. La “linea verde”, ben accolta anche dai tifosi, sembra essere la politica giusta da seguire in casa Sampdoria. E stavolta si fa sul serio.