In quella che in una grande corsa a tappe di ciclismo sarebbe stata definita una tappa di trasferimento, il Real Madrid batte al Santiago Bernabeu il Leganès nella trentacinquesima giornata di Liga. 2-1 lo score finale in favore dei merengues, in rete con Gareth Bale e Borja Mayoral, mentre per i Pepineros a segno nel secondo tempo Darko Brasanac. Un successo che porta la Casa Blanca a 71 punti, consolidando il terzo posto, in attesa delle sfida di Champions al Bayern Monaco.
E proprio al ritorno dei quarti di finale della massima competizione continentale ha pensato Zinedine Zidane nello stilare la formazione da mettere in campo contro il Leganès di Garitano. Obiettivo del Madrid, evitare un altro Pepinazo, dopo quello in Copa del Rey, e far rifiatare i titolari. Fuori infatti dieci degli undici giocatori scesi in campo dal primo minuto a Monaco di Baviera, eccezion fatta per Casemiro, schierato centrale difensivo al fianco di Jesus Vallejo. Formazione a dir poco sperimentale quella di Zizou, con Kiko Casilla in porta, Achraf e Theo Hernandez sugli esterni, centrocampo con Marcos Llorente e Mateo Kovacic, con Gareth Bale e Dani Ceballos larghi. Due punte di ruolo, Karim Benzema e Borja Mayoral, contro un Leganès ben abbottonato in difesa. Scelte chiare in vista del Bayern, match nel quale il Real dovrà fare a meno degli infortunati Carvajal e Isco. Contro un Leganès che aveva poco da chiedere alla partita e alla classifica, il Madrid è passato subito in vantaggio con Gareth Bale, pur senza incantare. Colpo da attaccante di razza del gallese, abile a girare in porta un tiro deviato di Karim Benzema. Il resto del primo tempo è vissuto delle geometrie di Marcos Llorente, tra i più positivi nel cosiddetto Plan B di Zizou, e delle accelerazioni di Mateo Kovacic, da tempo prima scelta come rimpiazzo dei titolari a centrocampo. Il Leganès ha provato a sfruttare le croniche indecisioni dei padroni di casa, soprattutto su calcio piazzato ma proprio da palla inattiva ha dovuto capitolare nel finale di tempo, con Borja Mayoral a mettere in porta nella confusione generale.
Dopo diversi mesi di attesa, è tornato titolare il giovane Dani Ceballos, prelevato la scorsa estate dal Betis Siviglia, ma sempre fuori dalle rotazioni del suo allenatore. Ceballos si è battuto sull'out sinistro, dimostrando di avere colpi e talento, ma forse non ancora una posizione chiara e una personalità spiccata per essere protagonista con i merengues. Il Real è andato al piccolo trotto dal primo al novantesimo, subendo sulla fascia di Theo Hernandez, in difficoltà contro qualsiasi avversario, aggrappandosi alle letture di Casemiro, fino al gol di Darko Brasanac, pallone spedito in porta su cross proveniente da quel lato, giunto al 66'. Già con la testa al Bayern, Zidane ha concesso qualche minuto a Marco Asensio e Toni Kroos, in campo per Benzema e Kovacic, dando a Bale la fascia di capitano. Un Real assente dalla metà campo offensiva per quasi tutto il secondo tempo ha rischiato di farsi rimontare, salvo uscire ancora una volta vincitore e preparare la sfida di martedì, dove i merengues si ripresenteranno con la squadra migliore possibile. Non ci saranno Isco e Carvajal: mentre l'assenza del malagueno dovrebbe essere assorbita da Marco Asensio, con Benzema che riguadagna posizioni per una maglia da titolare al fianco di Ronaldo, sarà più complicato sostituire Carvajal. Il Madrid proverà a recuperare l'infortunato Nacho, consapevole che le alternative sono rappresentate dall'adattamento di Lucas Vazquez come terzino e ancora dal giovane Achraf. I vari Keylor Navas, Varane, Sergio Ramos, Marcelo, Modric, Casemiro e Kroos sono invece certi di un posto da titolare. Tra una settimana c'è il Clasico al Camp Nou, poi il recupero di Liga al Sanchez-Pizjuàn di Siviglia, ma in questo momento a Madrid nessuno pensa alle sfide di campionato.