Obiettivo coppa. Il Real è a un passo dall'ultimo atto di Champions, la vittoria conseguita in Baviera consente di affrontare con maggior serenità il ritorno al Bernabeu, in programma la prossima settimana. Si riparte dall'1-2 maturato in terra teutonica, grazie alle firme, prestigiose, di Marcelo e Asensio. Un Real cinico, chirurgico. Prima dell'impegno infrasettimanale, un turno in Liga, utile per dare a spazio a "seconde linee" meno utilizzate specie in campo europeo. Zidane non si cura dell'attuale graduatoria - il Real può ancora attaccare la seconda posizione dell'Atletico, 4 i punti di ritardo con una partita in meno - ogni attenzione è riposta nella massima competizione per club.
Da qui la scelta di attingere a piene mani dal materiale a disposizione. Riposano sostanzialmente tutti i big, a cominciare da Cristiano Ronaldo, in ombra in Germania. Benzema, solo uno spezzone con il Bayern, gioca da 9, con Asensio e il ripescato Bale a dare forma al tridente d'attacco. La mediana è giovane e di qualità, Ceballos è il perno, Llorente e Kovacic le mezzali. Dietro, Ramos regge il pacchetto, al suo fianco Vallejo. Lucas Vazquez si muove da laterale basso di destra, sul fronte opposto Theo.
A contendere i tre punti al Real, il Leganes di Garitano, non nuovo ad imprese nell'imponente palcoscenico del Bernabeu. In Copa del Rey, affermazione a sorpresa e scacco matto a Zidane. La permanenza in Liga non è in discussione, il margine sul Deportivo è addirittura di dodici punti. La squadra può quindi affrontare l'impegno senza pressione alcuna, sfruttando le naturali concessioni di un Real senza l'abito di gala.
4-2-3-1, questo il modulo. Una batteria di tre effettivi ispira Guerrero. El Zhar e Ramos partono dall'esterno, Eraso dalla zona centrale. Ruben Perez e Gumbau formano la cerniera di mezzo, Bustinza e Siovas oscurano Cuellar. I terzini sono Zaldua e Rico.
Fischio d'inizio alle 18.30.