Procede a passo spedito il Barcellona. Al Camp Nou, una manciata di minuti per cancellare le speranze di ribaltone del Chelsea. Messi sulla scena, catalani ai quarti di Champions. In campionato, siamo all'amministrazione controllata, tale è il vantaggio sull'Atletico, secondo. In quest'ultima porzione di Liga, occorre gestire gli otto punti di margine. Il rischio è di alzare, anche involontariamente, il piede dall'acceleratore. Valverde non intende interrompere la striscia di successi, vincere aiuta a vincere, è una questione di fiducia, di sicurezza. In corsa ovunque, il cannibale Barcellona fiuta l'ennesima stagione da record.
Alle 16.15, al Camp Nou, sbarca l'Athletic, i blaugrana - ultima fermata in patria con il Malaga (0-2) - possono quindi stuzzicare l'Atletico, poco dopo sul rettangolo del Villarreal. Qualche piccolo interrogativo in seno all'undici iniziale. Valverde non può disporre di Luis Suarez, squalificato, di D.Suarez e Semedo, in recupero, e di Busquets, fuori circa tre settimane. Spazio quindi al 4-4-2 offensivo ammirato di recente specie in Liga. Coutinho e Dembélé occupano l'esterno, Alcacer affianca Messi. A centrocampo, il tecnico inserisce André Gomes e chiede a Rakitic di dettare i tempi. Iniesta parte dalla panchina. Dietro i soliti noti, Umtiti e Piqué, Sergi Roberto e Jordi Alba.
L'Athletic si presenta dopo il giovedì di coppa. Sconfitta, la seconda, con il Marsiglia, conseguente eliminazione. Occorre ritrovare subito le coordinate, non facile di fronte al Barcellona. Dodicesima piazza, al momento, in graduatoria, 35 i punti all'attivo. La formazione di Ziganda rientra in un pacchetto piuttosto folto, il rischio quindi è di scivolare verso il basso. Per la gara odierna, spazio al 4-2-3-1, con Raul Garcia a ridosso di Aduriz. Susaeta e Williams devono ribaltare il campo e al contempo dare man forte a Saborit e De Marcos. San Josè e Iturraspe in mediana. Kepa si affida a Unai Nunez e Inigo Martinez.