Giorni cruciali. Il Barcellona chiude la ventiseiesima giornata di Liga all'Estadio de Gran Canaria. Visita al Las Palmas, invischiato nei bassifondi della graduatoria e costretto a lottare per mantenere la categoria. Sulla carta, partita a senso unico. Cinque vittorie nel complesso per i padroni di casa, di fronte la corazzata catalana, fin qui imbattuta e da sempre in controllo. In realtà, più di una variabile può influenzare l'andamento del match. Il confronto è in calendario prima dello scontro diretto tra Barcellona e Atletico, occorre poi non dimenticare gli impegni europei, con i bluagrana chiamati a disinnescare la minaccia Chelsea dopo la partita con il Malaga. Al momento, i punti di vantaggio del Barcellona sono quattro - con una partita in meno - ma l'ascesa prepotente dell'Atletico costringe sull'attenti Valverde. Giocare a più tavoli non è mai facile, gestire la pressione comporta un ulteriore dispendio, fisico e mentale.
Il tecnico intende compiere un passo alla volta, per evitare pericolose cadute. In questo senso si può leggere la convocazione di Suarez, diffidato ma in forma straordinaria, come dimostra la tripletta nel 6-1 al Girona. Sono 18 gli uomini al seguito di Valverde, fuori causa per infortunio Jordi Alba e Semedo. Scelta sull'esterno obbligata, Sergi Roberto a destra e Digne a sinistra. Recuperati Alcacer e André Gomes, con il primo pronto a rilevare Suarez al fianco di Messi. Assenti, per scelta tecnica, D.Suarez e Yerry Mina. Probabile un 4-4-2 - o 4-2-4 che dir si voglia - offensivo, con Coutinho - meravigliosa la segnatura con il Girona - a sinistra e Dembélé sul fronte opposto. Busquets e Paulinho a sigillare la mediana. A protezione di Ter Stegen, la coppia formata da Umtiti e Vermaelen, ormai a pieno regime.
Il Las Palmas è attualmente terzultimo, 19 i punti all'attivo, uno in meno del Levante. Considerando il Malaga staccato - 13 punti - sono tre squadre per un posto. Con Las Palmas e Levante, il Deportivo La Coruna. La compagine diretta da Paco Jemez giunge dal pari senza reti con il Leganes, fatica ad incidere e soprattutto a trovare la via del gol. Per la prova, durissima, di questa sera, fischio d'inizio alle ore 21, 4-5-1 particolarmente coperto, Calleri è l'unico terminale. Fondamentale, per evitare 90 minuti di sofferenza, il supporto dei centrocampisti, specie quelli laterali, Halilovic e Gil. La batteria interna è composta da Etebo, schermo difensivo, Gomez e Tana. Galvez e Navarro oscurano Chichizola, i terzini sono Michel e Aguirregaray.