Un Real Madrid molto diverso da quello visto recentemente, più rapido nelle giocate e brillante nei singoli, travolge la Real Sociedad nel match del sabato sera in Liga, valido per la ventitreesima giornata (un turno da recuperare per la Casa Blanca, contro il Leganès). 5-2 lo score in favore dei merengues, che danno spettacolo nel primo tempo, ritrovano il Cristiano Ronaldo realizzatore (tripletta) e dimostrano che il 4-4-2 "leggero" è un'alternativa spendibile anche su più fronti. Terzo posto agguantato a 41 punti, in attesa del Valencia, mentre i baschi di Eusebio Sacristàn sprofondano cercando di giocarsela a viso aperto, tirando fuori l'orgoglio nella ripresa, con le reti di Jon Bautista e Asier Illarramendi ad alleggerire il passivo.
In vista dell'andata del match di ottavi di finale di Champions League contro il Paris Saint-Germain di Neymar e compagni, Zinedine Zidane cambia qualcosa nel suo Real Madrid. Fuori Bale e Casemiro, per un 4-4-2 che vede Lucas Vazquez e Marco Asensio esterni di centrocampo, con Ronaldo e Benzema di punta. Dall'altra parte Eusebio deve fare a meno di Willian Josè, fuori causa per una frattura al piede, rimpiazzandolo con Juanmi (Canales e Oyarzabal agiscono ai suoi lati, recuperato Zurutuza). Inizio travolgente della Casa Blanca, in gol dopo meno di un minuto, con Ronaldo che si invola sulla sinistra sul filo del fuorigioco e crossa in mezzo per Lucas Vazquez, che di testa trova una traiettoria che beffa Geronimo Rulli. E' un Real che gioca ad alto ritmo quello del Bernabeu, nonostante Benzema non riesca a trovare la via della rete (palo per lui, così come per Ronaldo poco dopo, a porta sguarnita). Troppo fiacca la resistenza dei baschi, che si espongono alle folate avversarie: Marcelo torna a essere immarcabile sulla sinistra, in tandem con Marco Asensio. I due confezionano una combinazione da urlo che vale il raddoppio, firmato proprio da Cristiano Ronaldo, abilissimo a farsi trovare libero in area di rigore su assistenza del brasiliano. Il Real non smette, mentre gli ospiti non prendono le misure. Luka Modric è inarrestabile, e le due catene laterali funzionano a dovere per Zidane: il terzo gol nasce dalla fascia sinistra, con Lucas Vazquez che deposita un pallone arretrato sui piedi di Toni Kroos, che il tedesco infila all'angolino alto con un destro a giro tipico del suo repertorio. Impressionante il ritmo del Madrid, molto diverso da quello delle ultime uscite. Vazquez e Asensio sono motorini instancabili, Ronaldo può svariare da seconda punta, divertendosi e trovando anche la doppietta con una gran zuccata su calcio d'angolo, mentre dall'altra parte Keylor Navas assiste inoperoso all'esibizione dei suoi compagni di squadra. Un Real molto offensivo chiude il primo tempo sul 4-0, si guadagna gli applausi del suo pubblico e dimostra ancora una volta che la BBC è ormai troppo pesante per essere ancora un attacco atomico.
Chi beneficia del nuovo schieramento è infatti Ronaldo, non più costretto a fare l'esterno d'attacco, ruolo che non gli si addice, ma maggiormente a suo agio nel gioco dentro l'area di rigore, con Benzema ad aprirgli gli spazi. Sfortunato il francese, più volte vicino al sigillo personale, sempre mancato sul più bello, e alla fine unico ad essere fischiato tra i padroni di casa. Nel secondo tempo il Real Madrid abbassa il ritmo, nonostante gli spazi in contropiede, e concede ai baschi di salire e segnare in due occasioni: prima con Jon Bautista, giovane subentrato nel secondo tempo, che sfrutta l'ennesima incertezza della linea difensiva (in particolare della coppia Carvajal-Varane), poi con l'ex Asier Illarramendi sugli sviluppi di un calcio piazzato, dopo che Ronaldo aveva fatto tripletta su indecisione di Rulli, beffato da un tiro non irresistibile di Gareth Bale. Già, Bale. Il gallese, subentrato intorno alla metà del secondo tempo, con Isco e Kovacic, per prendere il posto di Marco Asensio (out anche Lucas Vazquez e Luka Modric) è uno dei dubbi che accompagneranno il madridismo fino alla sfida con il PSG. Contro i francesi di Emery si riproporrà infatti il dilemma: riproporre la BBC o provare qualcosa di diverso, magari con Isco trequartista, oppure ancora confermare i due esterni Asensio e Vazquez? Zidane avrà tre giorni per pensarci, tenendo in considerazione anche le difficoltà difensive della sua squadra, che non avrà a disposizione lo squalificato Carvajal (spazio a Nacho) e che non ha ancora registrato meccanismi affidabili tra i due centrali. Contro i parigini tornerà sicuramente Casemiro: facile immaginare dunque anche un ritorno del 4-3-3, con uno tra Bale, Lucas Vazquez, Marco Asensio e Isco in campo dall'inizio. A meno di non voler rinunciare a Benzema, nel mirino della tifoseria ma sempre difeso dal tecnico, anche per la sua abilità nel giocare con Ronaldo, ieri apparso in gran spolvero, soprattutto dal punto di vista atletico. La velocità di esecuzione e la rinnovata corsa del Madrid rappresentano la miglior notizia per Zidane, che però sa perfettamente che contro il PSG sarà necessario giocare tutt'altro tipo di partita.