Riparte dall'affermazione di Coppa il Siviglia. 2-0 al Leganes, biglietto per la finale con il Barcellona. Successo fondamentale per sopire il vento di protesta, per affrontare al meglio il delicato impegno di campionato. La squadra di Montella è ai bordi della zona Europa, settima a quota 33. Ultima casella utile per l'approdo nell'Europa League del prossimo anno. Una flessione prolungata, una sola vittoria in otto partite - 0/3 sul campo dell'Espanyol. Cinque le reti al passivo con l'Eibar, uno schiaffo pesante, assorbito come detto dalla reazione infrasettimanale. Risalire la graduatoria non è affare da poco, occorre affrontare un impegno alla volta, senza tabelle di sorta.
Manca il maestro Banega, Montella deve quindi sistemare la mediana. N'Zonzi accoglie Roque Mesa, con Correa e Sarabia al largo e in posizione più avanzata. Ben Yedder è il terminale - tocca a Muriel accomodarsi in panchina - Vazquez agisce come di consueto sulla trequarti. Lenglet e Mercado al centro della difesa, i laterali bassi sono Navas e Escudero. In porta Mina.
Il Girona di Pablo Machin - tecnico di livello - fiuta il colpaccio al Ramon Sanchez Pizjuan. Maggiori energie, freschezza da riversare in campo per annullare il gap qualitativo. Posta doppia, la squadra ospite, in caso di bottino pieno, può concretizzare il sorpasso. Girona attualmente nono, due punti dietro al Siviglia. 3-4-2-1, nessun timore reverenziale. Stuani - doppietta nel 2-0 all'Athletic, non perde dal 6 gennaio il Girona - si muove da unica punta. A Borja Garcia e Portu il compito di accendere il numero 7. Granell e Pons occupano la terra di mezzo, in corsia agiscono Maffeo e Mojica - esterni con caratteristiche difensive. Bernardo guida il comparto a tre dietro, con lui Juanpe e Ramalho. In porta Bono.
Fischio d'inizio alle 12.