Prosegue la stagione da incubo del Real Madrid di Zinedine Zidane, capace di farsi rimontare due volte dal modesto Levante di Muniz Lopez nell'anticipo serale del sabato della Liga spagnola al Ciutat de Valencia. Decisivo Giampaolo Pazzini, il Pazzo arrivato in settimana dal Verona, che ha trafitto Keylor Navas nei dintorni del novantesimo, per un 2-2 che suona come una beffa e come una sentenza per il campionato della Casa Blanca.
Una beffa, perchè il Real aveva faticato per ritrovare il gol del vantaggio, grazie a Isco, subentrato a Bale nella ripresa, dopo che Emmanuel Boateng aveva pareggiato sul finire del primo tempo la rete del rientrante Sergio Ramos. Una sentenza, perchè ora i merengues, fermi a 39 punti dopo ventinove giornate di Liga (anche se all'appello manca il recupero contro il Leganès), saranno costretti a lottare per un posto tra le prime quattro, per qualificarsi alla prossima Champions League. E proprio la massima competizione continentale rappresenta al momento l'incubo del madridismo, con il Paris Saint-Germain di Neymar e Cavani all'orizzonte, a popolare i sonni di Zidane e della sua truppa. Il 14 febbraio l'andata al Bernabeu, per quella che si profila come una delle due partite salva-stagione, ma che potrebbe anche chiudere in anticipo l'annata del Madrid, relegandolo al totale anonimato, mentre gli arcirivali del Barcellona correranno pressochè indisturbati verso il titolo in Spagna. La prova del Ciutat de Valencia ha confermato tutti i limiti del Real di questa temporada. Zidane ha schierato una sorta di once de gala, con Sergio Ramos recuperato e Gareth Bale a comporre la BBC con Cristiano Ronaldo e Karim Benzema. Ne è derivato un primo un tempo in cui il Madrid è apparso totalmente in controllo della sfida, avanti nel punteggio grazie a una zuccata su calcio d'angolo del suo capitano andaluso (con Benzema a disturbare il portiere avversario Oier), e poi a palleggiare, senza incidere offensivamente, contro un Levante che si è difeso con ordine. Piatta la BBC, tridente in cui il solo Benzema si è mosso senza sosta, mentre Ronaldo e Bale hanno confermato di non essere più reali laterali d'attacco, sia per l'incapacità di saltare l'uomo con continuità, sia per le difficoltà a rientrare in fase difensiva. Un Real lento e forse troppo convinto di sè ha invece subito un gol imbarazzante, con Sergio Ramos a lasciare un'autostrada a Morales su lancio di Lukic: non è bastata la solita prodezza di Keylor Navas a salvare Zidane, perchè da dietro Boateng ha ribadito in rete.
Subito un pareggio più che evitabile, i merengues hanno ripreso il secondo tempo al piccolo trotto. Marcelo ha abbassato i giri del motore, tornando confusionario come nella maggior parte delle partite di questa stagione, Toni Kroos ha vagato per il campo senza costrutto, Ronaldo ha cercato la via della rete senza lucidità, Carvajal ha sbagliato più volte in rifinitura, mentre il solo Luka Modric provava a imbastire azioni offensive degne di tal nome. Un paio di parate di Oier, una ancora su Sergio Ramos di testa, hanno tenuto in vita il Levante, che non ha disdegnato il contropiede, con Jefferson Lerma a sbattere ancora contro Keylor Navas. Poco dopo l'ora di gioco Zidane ha tolto dal campo un Bale appesantito, sostituendolo con Isco: il malagueno ha dimostrato di essere imprescindibile per un attacco che senza di lui è troppo stanziale, riuscendo anche a timbrare il cartellino, su assist di un Benzema falloso ma comunque indomito. Dopo aver visto i fantasmi, Zizou ha deciso di non rimpiazzare il francese, bensì Cristiano Ronaldo, con Marco Asensio, quando mancavano ormai meno di dieci minuti alla fine di una partita che sembrava indirizzata. E invece il Real è riuscito a complicarsi ulteriormente la vita, nonostante un Modric monumentale, prima concedendo un'occasione clamorosa al subentrato Roger Martì (colpo di testa a lato a tu per tu con Keylor Navas), poi incassando il secondo gol, con la linea difensiva sparpagliata per il campo. Ne ha approfittato Giampaolo Pazzini, entrato nella ripresa, eroe di serata per il Levante, che si è infilato nello spazio lasciato da Carvajal e Varane per piegare le mani del portiere costaricense. "Siamo disgustati", il commento a fine partita di Zidane, che racconta perfettamente il momento del Madrid, bloccato all'interno di una stagione che non cambia strada, e che potrebbe rappresentare il capolinea di un ciclo vincente.