Tre gol all'Atletico per firmare la semifinale di Copa del Rey - Siviglia favorito con il Leganes - tre reti per certificare il ritorno ad alto livello. Lo stato di crisi - quattro sconfitte in cinque gare di Liga, tre consecutive - è sbiadito ricordo. Primi applausi, al Ramon Sanchez Pizjuan, per Vincenzo Montella. Dopo lo 0-3 maturato sul rettangolo dell'Espanyol, ora il Siviglia intende cambiar marcia anche in campionato. La squadra occupa al momento la sesta posizione a quota 32, la zona Champions è piuttosto lontana, anche perché il ritorno del Real - 4 gol al Valencia ieri - ostruisce propositi di ribaltone. Un passo alla volta, questo il diktat di Montella. L'impegno odierno con il Getafe è ricco di insidie, perché di fronte c'è un undici in grado di attendere la giusta occasione per colpire in ripartenza. 

4-2-3-1, il Siviglia indossa l'abito consueto. Banega e N'Zonzi formano la coppia di centrocampo, fusione perfetta tra fisicità e visione. Vazquez si muove sulla trequarti, alle spalle di Ben Yedder - rileva Muriel dopo l'iniziale panchina in Coppa. Al largo, Sarabia e Correa. Sergio Rico usufruisce della protezione di Mercado e Lenglet, i terzini sono Navas e Escudero.  

Come detto in precedenza, il Getafe di Bordalas sbarca a Siviglia senza eccessive preoccupazioni. 27 punti all'attivo, distanza di sicurezza dalla zona calda della graduatoria. Terreno fertile per studiare il colpo esterno. Dopo il 2-2 con l'Athletic, una settimana per preparare al meglio l'appuntamento, per studiare i punti deboli del Siviglia. La freschezza può giocare un ruolo interessante. L'allenatore del Getafe valuta uno schieramento speculare, con Shibasaki a ridosso di Angel Rodriguez. Portillo e Ndiaye per sfondare sull'esterno, gestione mediana affidata a Bergara e Arrambari. Tra i pali Martinez, il pacchetto arretrato è composto da Molinero, Cala, Djene e Antunes. 

Fischio d'inizio alle 18.30.