Dopo la clamorosa eliminazione contro il Leganès in Copa del Rey, il Real Madrid di Zinedine Zidane si riscatta in Liga, andando a vincere per 1-4 al Mestalla di Valencia contro gli uomini di Marcelino. Gara prima orientata dalla parte dei merengues nel primo tempo, con Cristiano Ronaldo a realizzare i due calci di rigore concessi dall'arbitro Estrada Fernandez, poi rimessa in discussione nella ripresa da una zuccata di Santi Mina, infine risolta da due magie di Marcelo e Toni Kroos. Dilaga dunque la Casa Blanca, che soffre a lungo nel secondo tempo, prima di far valere la propria superiore cifra tecnica. Con questo successo i merengues salgono a 38 punti dopo ventuno giornate (ma con una partita in meno), mentre il Valencia rimane fermo a quota 40, alla seconda sconfitta consecutiva dopo quella contro il Las Palmas.

Al Mestalla Marcelino è in emergenza difensiva contro il Real Madrid: mancano per squalifica Ruben Vezo e Gabriel Paulista, per infortunio Jeison Murillo. Davanti a Neto ci sono dunque Montoya e Toni Lato come terzini, Ezequiel Garay e Francis Coquelin come centrali. In mediana ecco Dani Parejo e Geoffrey Kondogbia, con Guedes esterno destro e Gayà sull'altra corsia. In avanti Santi Mina è preferito a Zaza per far coppia con Rodrigo. Real a sua volta orfano di Sergio Ramos e Isco, che ritrova la BBC dal primo minuto, in un 4-3-3 che prevede Keylor Navas in porta, Carvajal e Marcelo esterni difensivi, Varane e Nacho centrali e il centrocampo de memoria composto da Luka Modric, Casemiro e Toni Kroos. 

E' subito un Valencia che preme sull'acceleratore, quello che vuole vendicare la sconfitta delle Canarie e dare seguito al passaggio del turno in Copa del Rey. Gli uomini di Marcelino si spingono nella trequarti avversaria, ma pasticciano in difesa, dove Garay e Neto regalano un pallone innocuo a Bale, che non ne approfitta. Ma al quarto d'ora, sugli sviluppi di un calcio d'angolo in favore dei padroni di casa, i merengues ripartono alla grande in contropiede: Marcelo, Benzema e Ronaldo combinano in velocità, e il portoghese è steso in area di rigore da Martin Montoya. L'arbitro Estrada Fernandez non ha dubbi: penalty, che il Pallone d'Oro non sbaglia, spiazzando Neto per lo 0-1. Il Valencia continua a spingere, anche se la sua azione offensiva va a fiammate, sbattendo più volte contro il frangiflutti Casemiro. E' Geoffrey Kondogbia l'uomo più pericoloso nel primo tempo dei pipistrelli: il francese prima ciabatta malamente un pallone importante su calcio d'angolo (anche se a gioco fermo), poi impegna Keylor Navas con un potente sinistro dal limite. Guedes e Gayà sono invece limitati da Marcelo e Carvajal, attenti a non sguarnire l'argine, mentre Santi Mina e Rodrigo non trovano i sincronismi giusti. Basta dunque pochissimo al Madrid per raddoppiare: dopo una fase di controllo e di palleggio, gli ospiti approfittano di un altro errore di Montoya, che frana addosso a Benzema su cross apparentemente innocuo di Carvajal. Altro calcio di rigore, e ancora Ronaldo a segno, stavolta con un destro potente e incrociato, intuito ma non intercettato da Neto. La reazione del Valencia è veemente, alimentata anche dalla furia del Mestalla: prima Rodrigo non riesce a correggere in rete un pallone messo in mezzo da Santi Mina, poi Guedes impegna Navas in una parata che chiude il primo tempo. 

Alla ripresa delle operazioni i padroni di casa si ripresentano senza il portoghese, sostituito da Carlos Soler, ma raddoppiano l'intensità, andando a pressare alto un Real Madrid che abbassa i ritmi e si intimorisce. Nacho si perde Santi Mina su calcio d'angolo, e l'ex giocatore del Celta Vigo buca Navas di testa per l'1-2, gol che fa impazzire il pubblico di casa e un Marcelino molto coinvolto dalla panchina. Il Real sbanda vistosamente, non riesce a uscire dalla propria metà campo, vede Bale eclissarsi, Benzema lottare senza successo, Ronaldo rischiare l'infortunio al ginocchio per un colpo no look non richiesto, e viene salvato ancora una volta da Keylor Navas, che con un riflesso felino stoppa di piede una conclusione quasi a botta sicura di Dani Parejo. E' il miglior momento del Valencia, che sostituisce l'impalpabile Rodrigo con Simone Zaza, a caccia di riscatto dopo settimane difficili. Gayà e Soler spingono pompando gioco, mentre i merengues trotterellano in mezzo al campo, soprattutto con Kroos. Bale ha un ultimo guizzo prima dell'inevitabile cambio con Lucas Vazquez: il gallese salta Toni Lato e mette in mezzo per Ronaldo, che anticipa Montoya ma non supera Neto. Anche Benzema ha una buona occasione, con un tiro da posizione invitante che finisce solo sull'esterno della rete, poi viene rimpiazzato da Marco Asensio, con Zidane che restituisce Cristiano al ruolo di attaccante centrale. Con il trascorrere dei minuti la foga agonistica del Valencia cala (fuori anche Gayà, dentro Andreas Pereira), e una gran combinazione tra Marcelo e Marco Asensio premia il brasiliano, che di sinistro fredda Neto, non irreprensebile nella circostanza, e l'intero Mestalla per l'1-3 che chiude i conti. Tranquilli per la vittoria ormai acquisita, i merengues si sbloccano e trovano anche il quarto squillo con Toni Kroos, che di piatto piazza il pallone all'angolino alla sua maniera dopo una grande azione, rifinita di tacco dal neo-entrato Mateo Kovacic (fuori un sontuoso Modric). Finisce così in gloria per un Madrid che rimette le cose a posto dal punto di vista numerico, ma che ancora non convince da quello del gioco.