Ora che la Liga è andata, con il Real Madrid a quattordici punti di distanza dalla capolista Barcellona (una partita da recuperare, in trasferta con il Leganès) dopo un Clasico trionfale per i blaugrana, la Casa Blanca riflette sul suo futuro. Non dopo aver comunque celebrato un gran 2017, conclusosi con la delusione della sfida ai catalani, ma che ha portato in dote al madridismo un'altra Champions League, una Liga attesa da cinque stagioni, due Supercoppe (spagnola ed Europea) e un Mondiale per Club. Il 2018 non vedrà i merengues protagonisti per il titolo di campioni di Spagna, a meno di suicidi in serie del Barça: ecco perchè a Madrid i prossimi mesi serviranno per concentrarsi su obiettivi diversi. Questi i fronti aperti, a livello societario e di campo: 

- Champions League e Copa del Rey. In campionato il Real dovrà mettere il prima possibile al sicuro la qualificazione alla prossima Champions League, piazzandosi nei primi quattro posti in classifica. A febbraio ci sarà invece in Europa l'epico scontro con il Paris Saint-Germain delle stelle Neymar, Cavani e Mbappè: un ottavo di finale che i merengues si sono "guadagnati" finendo secondi nel loro girone, alle spalle del Tottenham. Superare il turno significherebbe dare un senso alla seconda metà di stagione, sognando un threepeat che avrebbe del leggendario. Real in corsa anche in Copa del Rey, trofeo che manca dal primo anno di Carlo Ancelotti (2014) e che consentirebbe ai blancos di marcare la loro presenza anche all'interno dei confini nazionali. 

- Mercato. Le voci che provengono da Madrid sono abbastanza chiare. Nella finestra invernale il Real acquisirà solo Kepa Arrizabalaga, giovane portiere basco dell'Athletic Bilbao, mentre sembrano destinate a diventare oggetto di discussione estiva tutte le altre esigenze di una rosa che ha perso (con rimpianti) gente come James Rodriguez e Alvaro Morata, senza riuscire a rimpiazzare adeguatamente le "seconde linee". Tra gli obiettivi del futuro Real ci sono un altro basco, Alvaro Odriozola, terzino destro della Real Sociedad, ed Eden Hazard, talento belga del Chelsea (il padre del numero dieci dei Blues ha dichiarato proprio in queste ore che il figlio sta aspettando una chiamata dei merengues prima di rinnovare con i londinesi). In estate bisognerà poi sciogliere i nodi relativi a Gareth Bale, gallese di cristallo, e Karim Benzema, francese fischiatissimo recentemente e a segno con enorme difficoltà. Un grande attaccante centrale sarà la priorità del 2018 blanco. 

- Motivazioni e Plan B. Il Real campione di tutto dovrà ritrovare le motivazioni giuste per continuare a competere anche in Liga. Non ha di questi problemi Cristiano Ronaldo, ossessionato da gol e record, mentre il resto della squadra dovrà essere stimolata da Zinedine Zidane, tra turnover e spazio ai titolari. Dopo i primi mesi di stagioni, i vari Theo Hernandez, Dani Ceballos, Marcos Llorente e Jesus Vallejo sono sostanzialmente fuori dal progetto del tecnico transalpino. Provare a inserirli con maggior continuità potrebbe essere importante, in un sistema di rotazioni che diverrebbe fondamentale in caso di passaggio del turno in Champions. 

- Isco e Marco Asensio, incognita Bale. Dopo un inizio di stagione da favola, sia Isco che Marco Asensio hanno abbassato il livello delle loro prestazioni. Il malagueno è apparso stanco a fine 2017, spesso sostituito da Zidane dopo 70-75 minuti di gioco, mentre il maiorchino non ha trovato continuità. I due maggiori talenti a trequarti del Madrid dovranno dare una scossa sin dall'inizio del 2018. Con loro, Gareth Bale, sul quale però grava l'enorme punto di domanda relativo alle sue condizioni fisiche.