Il Clasico prenatalizio di oggi, ore 13, diretta Fox Sports, mette di fronte le due squadre più famose e seguite al mondo, ma attualmente con esigenze di classifica opposte in campionato. Se il Barcellona giunge infatti al Santiago Bernabeu da imbattuto e primo a 42 punti, il Real Madrid è costretto a inseguire, a 31 punti (ma con una partita in meno, quella contro il Leganès, da recuperare a metà febbraio). Ecco perchè i merengues devono solo vincere per coltivare sogni di gloria in Liga, mentre i blaugrana possono permettersi di pensare meno al risultato.

Discorsi che valgono in termini di punti, ma non di orgoglio (non a caso si parla di una settimana di pasillo), ciò che realmente c'è in palio in una gara del genere, che tutti i grandi giocatori vogliono disputare, attesa dall'intero mondo calcistico. Difficile immaginare un Leo Messi, tante volte protagonista al Bernabeu, scendere in campo per un pareggio o per attendere una sfuriata degli avversari. Il Clasico è, oggi più che mai, la contrapposizione tra Madrid e Barcellona, tra due culture calcistiche diverse, e tra grandissimi giocatori. Messi e Ronaldo ovviamente, ma anche Sergio Ramos e Gerard Piquè, Luka Modric e Andres Iniesta, Marcelo e Jordi Alba, tanto per fare qualche nome. Non può sbagliare il Real di Zinedine Zidane che, nonostante i grandissimi risultati ottenuti da entrenador, vede messo in discussione il suo futuro, laddove il suo omologo Ernesto Valverde ha normalizzato il Barça, rendendolo molto più solido delle precedenti versioni, anche a causa dell'imprevisto addio estivo di Neymar. Due squadre che amano giocare e creare pericoli attraverso il possesso palla, ma che dovranno fare estrema attenzione alla fase difensiva, per non essere costrette a rincorrere rivali che sanno come fare gara di testa. Messi è lo spauracchio perenne del Bernabeu, ancor più dopo l'acuto della scorsa stagione (gol al novantesimo, al termine di una prestazione da fantascienza), Ronaldo lo stoccatore del Real, tornato ai suoi livelli dopo la conquista del quinto Pallone d'Oro della sua carriera (eguagliato proprio l'argentino). CR7 è reduce da una settimana travagliata, reduce da acciacchi assortiti retaggio della finale del Mondiale del Club, ma sarà ovviamente in campo, per ego e onor di bandiera, insieme a Karim Benzema, il francese contestato dalla tifoseria merengue ma imprescindibile per Zizou .Solo panchina per Gareth Bale. Il gallese di cristallo, rientrato proprio ad Abu Dhabi, potrebbe essere utile a partita in corso: niente BBC neanche stavolta, anche perchè nel frattempo Isco si è guadagnato i galloni di titolare a suon di prestazioni magiche.

Sarà dunque l'andaluso a giostrare da trequartista (o quarto di sinistra a centrocampo, lo scopriremo solo durante la sfida) nel tentativo di mandare in tilt la solida fase difensiva blaugrana. Luka Modric e Toni Kroos sembrano tirati a lucido per la sfida che chiude un anno solare da sogno per il Real (conquistate Liga, Champions, Supercoppe e Mondiale), con Casemiro davanti alla difesa e a quel Sergio Ramos sempre pericolo pubblico numero uno sui calci piazzati. Al fianco del capitano blanco, ecco Raphael Varane, chiamato a una gran prestazione contro Messi e Suarez. Terzini Carvajal e Marcelo, di spinta più che di governo, come da tradizione del calcio spagnolo. In porta Keylor Navas, a breve insidiato dal basco Kepa Arrizabalaga, giovane talento in arrivo dall'Athletic Bilbao. Marco Asensio, Mateo Kovacic e lo stesso Bale sono le opzioni dalla panchina di un Zidane che ha predicato pazienza, temendo che un gol del Barça possa portare la sfida su binari tecnici ed emotivi a lui sfavorevoli. Dall'altra parte, Valverde può contare sulla crescita di Ter Stegen tra i pali, mentre in difesa dovrà arrangiarsi con Vermaelen sostituto di Umtiti al fianco di Piquè. Jordi Alba a sinistra e uno tra Sergi Roberto e Semedo a destra. Busquets volante, con Iniesta e Rakitic a dettare i ritmi del palleggio catalano. Poi la variabile impazzita, il brasiliano Paulinho, pronto ad accelerare di prepotenza tra centrocampo e trequarti, come supporto a Leo Messi e Luis Suarez, indiscutibili delanteros blaugrana. Inutile far ricorso ai precedenti estivi di Supercoppa Spagnola, quando il Real demolì il Barça: ora è Natale, ed è tutta un'altra storia.