La scienza, nel corso degli ultimi cento anni, ha fatto passi da gigante in ogni branca e sotto ogni punto di vista. Tra qualche anno saremo in grado viaggiare nello spazio come se fosse il perimetro ordinario della nostra esistenza, saremo in grado di bagnarci la fronte su Marte senza pericolo alcuno. Noi non ci saremo più ma la scienza progredirà, si svilupperà ancora trascinando con se un neo indelebile e impossibile da estirpare. Già perché la scienza non è mai riuscita e mai riuscirà a capire di quali sostanze siano composti i cervelli di Andres Iniesta e Luka Modric. 

Difficile, se non impossibile trovare vocaboli umani per definire le caratteristiche di due che non danno del tu al pallone, lo trattano con guanti cosi lucenti da irradiare le pupille degli spettatori. Domani saranno di nuovo contro in una delle sfide intestine più affascinanti che possa offrirci Real Madrid-Barcellona. Il loro non è uno stile bensì una danza che coinvolge tutti, dal primo compagno allo spettatore più lontano dal rettangolo di gioco. Il primo può essere considerato il centrocampista più forte di sempre, non è un caso che venga chiamato l'Illusionista. Basta vederlo volteggiare in campo, roteare su se stesso per far perdere le tracce sue e della sfera incastrandosi in spazi inesistenti, almeno per l'occhio umano. E' uno spettacolo che rapisce tutti quello che ogni volta mette in scena Don Andres; è un peccato mortale che, tra pochi anni, tutto questo sarà solo il contenuto di una videocassetta ed un nastro da riallacciare quando si sentirà la mancanza di un genio cosi. Il gioco del calcio espresso in arte, quella pura e irreal, quella cosi semplice da essere geniale. 

Dal faro catalano a quello croato, quello che al momento è miglior centrocampista del mondo senza se e senza ma. Onnipresente nella metà campo, luce bianca sul prato del Bernabeu. Il suo passo cadenzato, la sua capacità di spaccare una partita nel momento in cui accelera la velocità di pensiero, quella che solo in pochi riescono a controllare, quella che solo gli eletti possono superare. Luka Modric è cosi, un eletto su cui la Croazia fa affidamento per il Mondiale, quel capitano che al Real Madrid si è preso qualche rivincita dopo essere stato etichettato come fallimento al suo primo anno. Non doveva far ricredere nessuno, ha lasciato che fossero i piedi a parlare ed i suoi cantano tracce che in pochi sanno riproporre, a grandi linee, perché non esiste un cover di Luka Modric.

Cosi diversi da fondersi in un unico genio. Cosi distaccati dalla realtà da creare uno stile che, forse, non appartiene alle caratteristiche di questo pianeta. Cosi fuori luogo loro, cosi fortunati noi ad apprezzarli ed entusiasmarci con le loro invenzioni. Perché alla fine il genio è tutto qui, un diamante che non potrà mai essere scalfito. Dura in eterno come un soffio di vento.