Valencia-Barcellona, il match clou della tredicesima giornata di Liga, ci ha lasciato molti argomenti da snocciolare: dalla tattica, alla classifica, passando alla tecnologia. La sfida è terminata con un pareggio che, in fin dei conti, accontenta tutti e inoltre permette a entrambe le squadre di rimanere imbattute insieme all'Atletico Madrid. Una serata di calcio cominciata nel pomeriggio quando i tifosi del Valencia hanno accompagnato in massa il pullman della squadra verso il Mestalla vestito a festa per una sfida dai sapori forti, che da quelle parti non li respiravano da un po'.

Una sfida tattica ancora prima che tecnica. I padroni di casa che confermano l'undici tipo con Soler e Guedes esterni, Kondogbia e Parejo nel mezzo a organizzare gioco, mentre davanti la coppia Zaza-Rodrigo. Il Barcellona di Valverde non è spavaldo, è conscio della forza dell'avversario e si schiera in maniera speculare con la coppia d'attacco composta da Suarez e Messi anche se l'argentino, si sa, spazia ovunque dalla cintola in su. Ci si aspetta un Valencia arrembante, ma dopo i primi minuti di studio è il Barcellona a prendere le redini della manovra come accaduto contro la Juventus: possesso paziente alla ricerca del varco giusto e gli esterni sempre altissimi con Semedo e Jordi Alba attaccanti aggiunti in fase di possesso. Quando la squadra di Valverde attacca, Paulinho funge da trequartista mentre, in copertura, il brasiliano torna nella linea a quattro. 

Il possesso dei catalani non è affatto sterile, ma nella prima mezz'ora il Valencia regge all'urto e quando può riparte, trovando però in Umtiti e Vermaelen due ostacoli insormontabili. I ritmi sono alti, il match è più che godibile e alla mezz'ora arriva l'episodio che spacca la partita: Messi calcia dal limite col mancino, Neto compie una papera clamorosa "salvando", poi, il pallone quando questo ha già varcato abbondantemente la linea di porta. I giocatori del Barça esultano, ma l’arbitro lascia proseguire tra l’incredulità di Valverde e un grosso sospiro di sollievo per i calciatori del Valencia. I rimpianti del Barcellona si concentrano in questo lasso di tempo, ma le occasioni non mancano nella prima frazione, con Iniesta e Suarez che impegnano Neto. I padroni di casa soffrono la velocità del possesso degli ospiti e, infatti, si rendono pericolosi solo nel finale di tempo con una rasoiata di Kondogbia che fa la barba al palo.

Fonte foto: Sito ufficiale Barcellona
Fonte foto: Sito ufficiale Barcellona

Difficile far peggio del primo tempo e, infatti, nella seconda frazione, esce un altro Valencia che prende campo giocando in maniera sbarazzina e vivace, soprattutto sulla catena di sinistra con Semedo che si ritrova, quasi sempre, in inferiorità numerica contro Guedes e Gayà. Il numero 7 del Valencia, migliore in campo per i suoi, propizia l’occasione di Zaza e poco dopo avvia l’azione che porta alla rete del vantaggio: il portoghese fa viaggiare Gayà sulla sinistra, il terzino entra in area e mette al centro per Rodrigo che anticipa Vermaelen e fa esplodere il Mestalla. In un quarto d’ora cambia l’inerzia del match con la squadra di Marcelino ordinata e compatta, mentre il Barcellona non si rende mai pericoloso dalle parti di Neto. Inevitabilmente servono forze fresche e Valverde decide di giocarsi le carte Denis Suarez e Deulofeu al posto di Iniesta e Rakitic, il Barça passa al 4-3-3 puro.

Dopo un breve periodo di stallo i ritmi tornano ad essere molto alti con i catalani che riprendono il controllo del possesso. Il Valencia si abbassa sempre più con il passare dei minuti e all'83 arriva il pareggio: solito arcobaleno di Messi per il solito inserimento di Jordi Alba che col mancino al volo trafigge Neto, pareggio più che giusto per i blaugrana. Sembra il remake della sfida contro l’Atletico Madrid, pareggio nel finale e sogni di rimonta totale, ma negli ultimi secondi di partita sono i padroni di casa ad andare vicini al gol, Pereira e Zaza però sono imprecisi all'interno dell’area di rigore. Dopo novantacinque minuti di agonismo, calcio e sviste termina il match clou tra Valencia e Barcellona dove l’intensità l’ha fatta da padrona. Un bello spettacolo per la Liga e uno schiaffo alla tecnologia, anche se l’anno prossima esordirà il VAR.

Fonte foto: Sito ufficiale Barcellona
Fonte foto: Sito ufficiale Barcellona

Cosa ci lascia l’incontro del Mestalla? Un Valencia timoroso nel primo tempo quanto spigliato e vivace nella seconda frazione, l’assenza delle coppe potrebbe giovare alla squadra di Marcelino che, per ora, punta alla qualificazione in Champions. Il Barcellona, nonostante qualche assenza, convince con un ottimo primo tempo e la reazione dopo il gol subito. Pesa il gol non concesso a Messi, ma la squadra di Valverde non muore mai e, con il passare dei giorni, perfeziona sempre più i meccanismi di gioco.