Neanche la pausa per le nazionali riesce a tranquillizzare l'ambiente del Real Madrid, staccato in campionato di otto punti dal Barcellona capolista (31 contro 23 nella classifica della Liga) e secondo nel suo girone di Champions League, alle spalle del Tottenham di Mauricio Pochettino, contro il quale i blancos hanno incassato una sonora sconfitta a Wembley la settimana scorsa. In questo momento, le preoccupazioni maggiori di Zinedine Zidane riguardano però la condizione fisica della rosa, risultata precaria nelle ultime esibizioni.
E' in particolare Luka Modric, uomo chiave nel centrocampo del Real, a tenere in ansia lo staff tecnico e medico dei merengues. Il trentaduenne croato, affermatosi da anni ad altissimi livelli internazionali, è infatti impegnato in questi giorni con la sua nazionale negli spareggi per l'accesso ai Mondiali di Russia 2018 (doppia sfida alla Grecia, stasera l'andata e domenica il ritorno). Un dispendio di energie fisiche e mentali che tiene il Madrid sulla graticola, anche considerando quanto accadde nel secondo e ultimo anno di Carlo Ancelotti sulla panchina del Santiago Bernabeu: in quella stagione, fu proprio un infortunio di Modric in nazionale a fargli saltare ben quattro mesi di temporada, con tutte le ricadute del caso per il gioco della Casa Blanca. Ecco perchè a Madrid - sponda merengue - pregano che Modric torni in buone condizioni a Valdebebas dopo le due gare contro la Grecia, anche in vista del derby contro l'Atletico che si giocherà nel prossimo week-end nella cornice del Wanda Metropolitano, nuova casa dei cugini colchoneros. Se Modric, che ha riposato nell'ultima gara di Liga contro il Las Palmas, non dovesse essere pienamente recupero per il derby, Zidane lo lascerebbe nuovamente in panchina, magari arretrando Isco a centrocampo e schierando in avanti la BBC, secondo quanto riportato oggi dal quotidiano AS. Gareth Bale, Karim Benzema e Cristiano Ronaldo sono infatti rimasti tutti al lavoro a Madrid, sotto l'occhio vigile di Zidane e dello staff atletico. Il gallese deve ancora recuperare da un infortunio muscolare patito in Champions contro il Borussia Dortmund, mentre francese e portoghese hanno bisogno di smaltire le scorie di un inizio di Liga estremamente complicato.
Riproporre la BBC al Wanda Metropolitano sarebbe di certo un azzardo, in particolare per le condizioni di Bale, a cui potrebbe essere preferito Marco Asensio, in gran spolvero contro il Las Palmas (da cineteca il suo gol di drop all'incrocio dei pali per il provvisorio 2-0). Intanto, a centrocampo Zizou tenta il recupero in extremis di Mateo Kovacic, finalmente in fase di rilancio dopo essere stato fermo ai box circa due mesi per uno stiramento all'adduttore: l'altro croato potrebbe tornare a disposizione per il derby, forse per la panchina. Intanto, come è tipico di ogni periodo di sosta per le nazionali, impazzano le voci di mercato (o fantamercato) per la prossima stagione. Per quanto riguarda il Real Madrid, si va dall'interesse per il giovane portiere dell'Athletic Bilbao Kepa Arrizabalaga, in trattative per il rinnovo con il club basco, all'autocandidatura di Juan Mata, spagnolo del Manchester United che quest'anno sta trovando poco spazio con la squadra di Josè Mourinho, passando per le parole al miele di Eden Hazard, che dal ritiro della nazionale belga ha dichiarato che sarebbe fantastico essere allenato da una leggenda del calcio come Zinedine Zidane. Ma il caso più spinoso, e allo stesso tempo più allettante per la stampa madridista, riguarda il madridista Neymar, che in questi giorni avrebbe confidato al compagno di Seleçao Marcelo di non essere soddisfatto della sua nuova soddisfazione, il Paris Saint-Germain, e dei metodi di lavoro dell'allenatore Unai Emery. Di qui una serie di illazioni e congetture su un clamoroso ritorno del brasiliano in Spagna, stavolta a Madrid e non a Barcellona. Tutti casi di mercato per ora più mediatici che reali: a Valdebebas hanno bisogno di risolvere i problemi attuali della Casa Blanca, che riguardano in primis il rendimento (e l'umore) di Cristiano Ronaldo, a secco da settimane in campionato e sempre più nervoso per i numeri collezionati in questi primi due mesi e mezzo di stagione.