Dopo sette partite il Barcellona interrompe la striscia di vittorie consecutive, ma mantiene l'imbattibilità ed il primo posto con cinque punti di vantaggio sul Real Madrid. Nel primo vero match di cartello della loro Liga, gli uomini di Valverde, strappano un punto importante al Metropolitano di Madrid al termine di una partita ben giocata sia dal punto di vista offensivo che dal punto vista difensivo. L'ex tecnico del Bilbao può solo vedere il bicchiere mezzo pieno per una squadra che, in questo primo scorcio di stagione, si sta mostrando estremante duttile tecnicamente parlando e mai doma.

Gli interpreti sono leggermente cambiati rispetto alla passata stagione, ma questo poco in porta visto che la partita contro l'Atletico ha lasciato anche qualche rimpianto a Messi e compagni con tante occasioni sciupate nella seconda frazione di gioco. Dopo essere andati sotto dopo venti minuti, a causa del grandissimo gol di Saul, i catalani si sono riorganizzati e hanno comandato il gioco per tutta la restante parte del match. Nel primo tempo, dopo la fiammata di Messi in avvio, la difesa ha ballato solo due volte prima della rete dei padroni di casa che non ha trovato reazione da parte del Barça, almeno nella prima frazione.

Il 4-4-2 di Valverde ha dimostrato ancora una volta quanto duttile può essere la sua squadra, che nel secondo tempo ha cambiato decisamente marcia grazie a un pressing asfissiante ed un possesso sempre verticale e a caccia della profondità. Tutto il contrario rispetto alla passata stagione, dove la squadra catalana faceva girare la sfera in maniera orizzontale senza trovare i pertugi giusti. Il muro dell'Atletico ha retto fino all'82' quando Suarez, con un colpo di testa, ha pareggiato i conti rispondendo alle critiche di chi lo vedeva in sovrappeso: tre gol nelle ultime due partite tra Nazionale e club, il Pistolero ha risposto cosi. 

Non segna, ma regala un'altra prestazione eccezionale Messi, che scardina la difesa dell'Atletico sfiorando la rete per ben tre volte, ma prima il palo e poi i centimetri impediscono al numero dieci di timbrare il cartellino. Nel finale, poi, la sua seconda punizione termina tra le braccia di Oblak che, al termine della sfida, sarà uno dei migliori in campo in casa dell'Atletico. Valverde, dal canto suo, ha dato fiducia ad Andre Gomes e l'ex Valencia lo ha ripagato con una prestazione ordinata, senza giocate eclatanti, ma sempre giudizioso nei passaggi e nel muoversi nella linea a quattro di centrocampo con Rakitic a fungere da frangiflutti e la coppia Iniesta-Busquets ad impostare la manovra.

Buona prestazione anche del reparto difensivo con Umtiti che cresce di partita in partita, è lui la guida del reparto arretrato del Barcellona che finalmente ha dei meccanismi: il francese comanda la linea e gli altri tre lo seguono a ruota con Jordi Alba e Semedo utili sia in fase di possesso che di non possesso. Valverde può essere soddisfatto sia per il risultato che per la prestazione, il Barcellona ha dimostrato il suo valore anche con un avversaria da cinque stelle, adesso testa all'Olympiakos in Champions League per blindare la qualificazione agli ottavi di finale.