La Germania sarà in terra sovietica per difendere il proprio titolo. Ufficiale la qualificazione dei campioni del Mondo in carica a Russia 2018, arrivata grazie ad una comoda vittoria sul campo dell'Irlanda del Nord: 1-3 il risultato finale di un match praticamente a senso unico e monopolizzato sin dalle prime battute, con i gol nel primo tempo di Rudy e Wagner. A rifinire il risultato nel finale è Kimmich, accorcia nel recupero Magennis. Teutonici leader nel gruppo C a punteggio pieno e con otto punti di vantaggio proprio sugli avversari di stasera, già matematicamente secondi dalla scorsa giornata.
Le scelte - Cambia, anche un po' a sorpresa, Michael O'Neill: ritorno alla difesa a tre e spazio per Hodson insieme a Jonny Evans e McAuley. Assenti Cathcart e Hughes. Si accomodano in panchina Dallas e Conor Washington, a centrocampo Davis, Norwood e Corry Evans, mentre davanti con Magennis torna titolare Kyle Lafferty. Low opta invece per il 4-2-3-1 con Sandro Wagner unico riferimento (out Werner e Gomez), con Goretzka ad accompagnare Muller e Draxler alle sue spalle. Solo panchina per Stindl. Tante le assenze, Rudy affianca Kroos in mezzo e Boateng ritrova una maglia da titolare in difesa, mentre a sinistra Plattenhardt rileva l'infortunato Hector. Tra i pali va ter Stegen.
La resistenza dell'Irlanda del Nord dura novanta secondi, tanto quanto la prima azione tedesca della gara. Fraseggio che libera l'uomo a destra, cross ribattuto dalla difesa che cade ai 25 metri in zona Rudy, destro secco dritto nel sette e 0-1. Gara indirizzata, così i campioni del Mondo si danno al dominio territoriale e monopolizzano la gara e creano occasioni. Wagner devia in qualche modo un altro pallone invitante dall'out di Kimmich, McGovern a una mano salva la propria porta. Sempre la punta dell'Hoffenheim, dopo 17 minuti, impatta sul palo, nuovamente su assist dalla destra: la sua girata di testa è perfetta, il legno dice no. Al 21', finalmente, Wagner insacca: controllo a seguire spalle alla porta, se la sistema per calciare col sinistro dal limite, botta imprendibile e 0-2.
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La sassata di Rudy che ha sbloccato il match: primo gol in Nazionale per lui.
La rete è di fatto la concretizzazione di un dominio territoriale straripante, la Germania chiude comodamente l'avversaria nei suoi 30 metri e fraseggia cercando spazi, senza affrettare o rischiare il passaggio. Gli uomini di O'Neill possono poco, nella prima mezz'ora l'unico squillo è un destro di Norwood che vola in cielo, poi nel finale un moto d'orgoglio porta alla miglior occasione, propiziata da una fuga di Magennis: cross intelligente, sul secondo palo giunge Evans, che controlla in maniera un po' difficoltosa e viene chiuso dalla tempestiva uscita di ter Stegen. Ci provano di testa prima Hummels e poi Lafferty, specialisti del gioco aereo, entrambi imprecisi. Tutti a riposo col doppio vantaggio tedesco.
I nordirlandesi si ripresentano in campo con una novità offensiva, Dallas al posto di Hodson, ma per la verità il copione della partita non cambia particolarmente, è anzi McGovern a doversi prodigare in un intervento semi-miracoloso, delizioso colpo di reni per parare sul tentativo di Muller di testa. Stessa trama poco dopo, stavolta è Hummels a chiamare in causa l'estremo classe 1984. Poca intensità, perché l'undici di Low non forza le giocate, ma gestisce ed attende.
Nel quarto d'ora finale, dopo una girandola di cambi - dentro Can e Sané nella Germania, Washington nell'Irlanda del Nord - ad andare vicini al gol sono i padroni di casa, proprio con il neo-entrato attaccante: incursione centrale e sinistro in area che scheggia la traversa e spaventa un pizzico Die Mannschaft. Reagisce un altro innesto, Sané, che va in fuga e si presenta davanti a McGovern, sparando in cielo.
Il timbro finale su una gara mai in discussione lo piazza Joshua Kimmich, che sul suo caro secondo palo calcia al volo un pallone spiovente, concludendo un'azione sviluppata a sinistra. Gol che ufficializza la festa della Germania: qualificazione matematica con una gara d'anticipo, a +8 dalla seconda, con nove vittorie su nove con 38 gol fatti e 3 subiti. L'Irlanda del Nord, che si consola con il colpo di testa di Magennis nel recupero (1-3 a finalizzare una torre su azione da corner) segue a ruota, al secondo posto: obiettivo playoff, per vivere un altro sogno.