Quello che sembrava essere solo un problema di crampi, al termine di una gran partita, condita da gol e vittoria sul campo del Borussia Dortmund in Champions League, si è trasformato nell'ennesimo infortunio muscolare della carriera di Gareth Bale, ormai definito giocatore di cristallo dall'ambiente mediatico del Real Madrid. Il gallese, convocato in nazionale per le ultime due decisive partite di qualificazione ai Mondiali di Russia 2018, è stato infatti rispedito ieri a Valdebebas a causa di una lesione al muscolo soleo del polpaccio sinistro. 

Bale dovrà dunque rimanere ai box per un mese, saltando così l'intero mini-ciclo di partite che la Casa Blanca affronterà a partire da metà ottobre. Off limits per lui le sfide di campionato contro Getafe, Eibar e Girona, l'andata dei sedicesimi di Copa del Rey contro il Fuenlabrada, le due gare di Champions contro il Tottenham di Pochettino. Il gallese potrebbe rientrare il 4 novembre prossimo contro il Las Palmas, ma con ogni probabilità il suo ritorno in campo con la camiseta blanca sarà posticipato a metà novembre, dopo un'altra sosta per le nazionali (quella degli spareggi mondiali, in cui potrebbe essere coinvolta anche la sua nazionale), nel derby in programma al Wanda Metropolitano contro l'Atletico Madrid del Cholo Simeone. L'assenza di Bale non è una novità per Zinedine Zidane, che la scorsa stagione ha dovuto fare a meno del suo numero undici per sei mesi abbondanti, da novembre a maggio, eccezion fatta per qualche qualche apparizione non significativa, dopo l'infortunio alla caviglia (con conseguente intervento chirurgico) patito in Champions contro lo Sporting Lisbona. Ed è così che è nato il Real del trequartista e delle due punte, di Isco, divenuto indispensabile dopo essersi sentito a lungo inutile, e di Cristiano Ronaldo al fianco del centravanti boa Karim Benzema. Il francese è attualmente fermo per infortunio, altro giocatore che riempie l'infermeria merengue, ma il suo recupero dovrebbe avvenire subito dopo la sosta, consentendo così a Zidane di schierare nuovamente il terzetto offensivo che la scorsa stagione ha aiutato la squadra a conquistare Liga e Champions League, e a Cristiano Ronaldo di avere finalmente in campo il suo partner d'attacco preferito, l'uomo che apre spazi e con cui duettare con efficacia al limite dell'area.

Rimangono comunque altre soluzioni al tecnico francese, a partire da Marco Asensio. Il giovane maiorchino non ha ancora trovato una collocazione tattica precisa, essendo stato utilizzato in diversi ruoli, da falso nueve, da esterno destro e sinistro e da trequartista. Chissà che non possa essere lui un buon rimpiazzo per Bale, ma ovviamente anche per Isco, quando Benzema non sarà in campo. Sinora il Real Madrid ha giocato in stagione con due punte e un trequartista, ma anche con un 4-1-4-1 in assenza totale di centravanti. Zidane ha infatti modellato una formazione camaleontica, con diverse mezze punte a disposizione, che può contare anche sul contributo del soldatino Lucas Vazquez, sulla carta primo sostituto di Bale quando in campo va la BBC. Ma sono ormai mesi che il tridente pesante, Bale, Benzema e Cristiano Ronaldo, non viene schierato, causa infortuni e squalifiche dell'uno o dell'altro. Ecco perchè Lucas dovrebbe mantenere il suo status di jolly, di uomo che parte dalla panchina e che magari viene impiegato dal primo minuto nelle trasferte pre o post Champions League, secondo uno schema già illustrato la scorsa stagione da Zinedine Zidane con il suo noto Plan B. Salutati Alvaro Morata e James Rodriguez, rimane il canterano Borja Mayoral l'altro centravanti della rosa blanca. A segno all'Anoeta contro la Real Sociedad, Borja Mayoral non è stato poi più riproposto dal primo minuto, soprattutto dopo il ritorno di Cristiano Ronaldo, ormai considerato a tutti gli effetti attaccante vero e non esterno offensivo. In attesa del rientro a pieno regime di Benzema, dovrebbe essere dunque Asensio il primo sostituto di Bale, come già accaduto nella gara vinta domenica sera al Bernabeu contro l'Espanyol di Quique Sanchez Flores, decisa da una doppietta del solito incantevole Isco.