Dopo poco più di un anno di apprendistato, Marco Asensio si è già preso il Real Madrid. Giunto nell'estate 2016 dopo un'esperienza in prestito all'Espanyol - squadra che i merengues dovranno affrontare domenica sera in Liga - il maiorchino ha conquistato in quattordici mesi tutto l'ambiente della Casa Blanca, dall'allenatore Zinedine Zidane alla tifoseria, che vede in questo Under 21 una stella su cui costruire il futuro del Madrid.
Opinione condivisa anche dalla dirigenza del Real, che ha deciso di prolungargli il contratto fino al 2023, con tanto di inserimento di clausola rescissoria dell'ammontare di 700 milioni di euro (dopo il caso Neymar, il valore di queste clausole ha subito una clamorosa impennata verso l'alto). Asensio si aggiunge così al club dei giocatori che hanno appena prolungato il contratto con il Madrid, da Marcelo a Isco, da Benzema a Varane, passando per Dani Carvajal e Marcos Llorente. Presentato in conferenza stampa al Santiago Bernabeu dal direttore delle relazioni istituzionali Emilio Butragueno, Asensio si è detto felicissimo del prolungamento del suo rapporto con la Casa Blanca: "E' un giorno molto importante per me - le sue parole riportate dal quotidiano AS - è un orgoglio rinnovare il contratto con il club più importante del mondo. Nella scorsa stagione sono cresciuto molto, quest'anno abbiamo iniziato bene e miei obiettivi sono gli stessi, vincere molti titoli con il Real Madrid". A chi gli chiede del suo valore di mercato e di una candidatura al Pallone d'Oro nei prossimi anni (pronosticata da Ronaldo), Asensio risponde così: "Il prezzo non lo faccio io, ma ricevere questi elogi da Cristiano, che ha vinto di tutto nella sua carriera, mi rende molto felice. Non penso al Pallone d'Oro, sono giovane, voglio andare avanti un passo alla volta. Zidane sa cosa fare con me, io ho i miei obiettivi personali, vorrei giocare sempre, ma capisco che ci sono tanti giocatori e bisogna dividersi i minuti, siamo una squadra. E da squadra abbiamo vinto tutti i trofei dello scorso anno". Quale il gol da ricordare? "E' complicato, però direi quello della finale di Champions League, un gol che ho sognato: giocare una finale, vincere e segnare, è stato incredibile, molto emozionante". Sulla convocazione in nazionale: "Andare in nazionale è sempre un orgoglio, per rappresentare il mio paese, poi in un anno così importante come quello dei Mondiali. Sono molto contento per la convocazione, lavoreremo per qualificarci".
E' successo tutto molto velocemente per Asensio al Real Madrid: "Sì, è vero, è stato tutto molto rapido, ma ho saputo gestire bene la situazione. La mia famiglia mi ha sempre appoggiato, tanto nei momenti difficili che in quelli positivi: ecco come faccio a rimanere come sono". Futuro da icona del madridismo? "Ora ci sono altri giocatori di grande caratura, io sono giovane e adesso ho firmato fino al 2023. Sono felice qui e voglio andare avanti anno dopo anno, passo dopo passo". Sui sui idoli passati e presenti: "Da piccolo il mio idolo era Zidane, ora è il mio allenatore. Oggi mi sorprende molto Cristiano, con la sua ambizione, nonostante tutto quello che ha già vinto. La sua voglia contagia i compagni di squadra". Asensio non è però un canterano del Real, nonostante la giovane età: "Sono stato tutta la mia vita nel Maiorca, ma da quando sono venuto qui mi sento come a casa, sono in una grande famiglia, il Real Madrid. Spero di rimanere qui per molti anni". Già titolare inamovibile?: "Mi sento importante, sono in un buon momento, appena l'allenatore mi concede minuti sono contento e provo ad approfittarne". Più difficile arrivare in vetta o mantenersi al top?: "E' tutto complicato, anche all'inizio, perchè bisogna lavorare molto. Poi le aspettative sono massime e bisogna sempre rimanere ad altissimi livelli". Ultima battuta riguardante i suoi miglioramenti: "Posso migliorare in tante cose, ho diversi margini. Sono giovane, devo crescere di stagione in stagione in tanti aspetti del gioco".