Rialza la testa il Real Madrid, che suda sette camicie ma porta a casa i tre punti. Nella sesta giornata di Liga, i Merengues soffrono il Deportivo Alaves al Mendizorroza: 1-2 il finale a tabellone, grazie ad una doppietta di Dani Ceballos nel primo tempo. Da salvare, oltre all'impatto dell'ex Betis, tre punti e poco altro per Zidane, che vede i suoi divorarsi una serie di ghiotte palle-gol. I padroni di casa sono pericolosi, colpiscono anche due legni (tanti quanti il Real) ma non arrivano a un 2-2 che sarebbe stato tutt'altro che immeritato. Sale a 11 il Madrid, sempre a zero l'Alaves.
Le scelte - Emergenza per Zidane, senza Theo, Marcelo, Vallejo, Kroos, Kovacic e Benzema. Il tecnico lancia Ceballos per la prima da titolare in mezzo al campo con Casemiro, Isco e Asensio svariano mentre Lucas Vazquez gioca sulla destra, con Ronaldo punta. Cabello - traghettatore aspettando De Biasi, che arriverà domani - opta per un 4-2-3-1 anche piuttosto offensivo, con Munir a guidare l'attacco affiancato da Burgui, canterano Blancos, e da Ibai Gomez.
Il catino di Vitoria-Gasteiz è bollente e i biancoblù di casa prendono presto fiducia, chiamando addirittura Navas alla parata dopo una deviazione pericolosa su azione da corner. C'è spazio anche per qualche lamentela causa una spinta non ravvisata su Ely. Un leggero brivido corre sulla schiena del Real, che si rialza nel migliore dei modi: segnando lo 0-1. Dani Ceballos, all'esordio da titolare, vince un rimpallo dentro l'area e mira l'angolino basso non lasciando scampo a Pacheco. L'estremo difensore, ex di giornata e prodotto della Casa Blanca, vede anche un paio di traversoni di Ronaldo da punizione arrivare dalle sue parti, su uno di questi c'è il solito Ramos che incorna tra le mani dell'ex compagno. Gara abbastanza fallosa da parte dell'Alaves, che argina come può le folate dei Campioni di Spagna. Lucas Vazquez ha una grande chance per raddoppiare intorno al giro di boia della prima frazione, ma sciupa, mentre alla mezz'ora è Maripan a fermare un ispirato 17, anche se impreciso.
Prova a griffare il match anche Ronaldo con una girata ambiziosa, tagliando sul primo palo: sfera alta di poco. Serve poi per due volte un eccellente Pacheco per due volte, prima sull'incornata di Nacho e poi sul destro a giro di Ceballos da fuori, bravo l'ex a rispondere. Interpellato anche Keylor Navas da Ibai, stavolta direttamente da piazzato: il costaricense risponde presente, ma può solo guardare al 40', quando la sua difesa permette a Manu Garcia di saltare in terzo tempo e impattare in rete un cross al bacio di Munir. Il capitano fa 1-1 e sblocca l'Alaves dopo 490 minuti di digiuno, cioè dall'avvio di stagione. Tre giri di lancette e il risolutore è ancora Dani Ceballos, che risistema il punteggio con un destro convinto in mezzo a tre dopo un pallone tenuto male da Pacheco in uscita.
Avvio di ripresa con un cambio - Alexis per Vigaray - e un'occasione per Cristiano Ronaldo, che da ottima posizione col destro sfiora l'esterno del palo con un tiro un po' strozzato. Non va meglio col sinistro al portoghese, ci prova allora Isco, tutto solo in piena area, ma si fa ipnotizzare dal portiere avversario, che nega l'1-3 al ventidue del Real. Al Mendizorroza è però uno show del Real Madrid, nuovamente il Pallone d'Oro in carica si fa vedere partendo da destra e rientrando sul sinistro, nuovamente il legno - lo stesso della precedente occasione - gli nega la gioia del primo gol stagionale in Liga. Cabello si affida alla panchina inserendo Pedraza, da una cui progressione nasce una deviazione che va schizzare il pallone sulla traversa, causando più di un brivido a Zidane. Poco prima i padroni di casa avevano rischiato di rimanere in dieci per una gomitata piuttosto palese di Manu Garcia a Vazquez, non ravvisata dall'arbitro.
Il Real ha l'occasione - l'ennesima - per chiudere il discorso a un quarto d'ora dal termine, se la divora Sergio Ramos che calcia in cielo a porta vuota da non più di sette metri. Continua a sperare allora il Deportivo Alaves, di nuovo con un Pedraza indemoniato: Varane perde un pessimo pallone, l'ex Villarreal si fionda e anticipa la conclusione sull'uscita di Navas, palla sul palo interno e spazzata poi dalla retroguardia.
Anche il finale di gara è equilibrato, il Real Madrid non riesce a gestire il pallone e continua a soffrire, ma anche a sfiorare la rete: l'ultimo della serie è Asensio, che nel recupero incrocia col sinistro senza centrare lo specchio. Finisce 1-2, ossigeno per Zidane e i suoi, che salgono a 11 punti senza convincere.