Non poteva essere altrimenti. Non poteva essere che lui a realizzare la prima rete e a griffare la prima vittoria dell'Atletico Madrid nel nuovo stadio Metropolitano. Non poteva che essere il piccolo diavolo, Antoine Griezmann. Lui che non doveva nemmeno metterci piede in quel gioiello, forse sarebbe sceso in campo li con un'altra maglia, quella del Manchester United. Corsi e ricorsi storici con un'estate tormentata, con il quasi accordo con la squadra di Mourinho poi saltato per la fedeltà e dell'amore verso l'Atletico da parte del francese, rimasto per la causa dopo il blocco del mercato inflitto dal TAS alla squadra di Simeone.
Queste erano state le poche parole del "Petit Diable" dopo l'ufficialità della sua permanenza dalle parti di Madrid, sponda Colchonera con annesso rinnovo fino al 2022: "Ora uniti più che mai per il bene dell'Atletico". Una frase pesata, lapidaria e una frase che vale almeno 100 milioni, che è la clausola del giocatore destinata, ovviamente, a salire in linea con le sue prestazioni. Ieri, alla prima partita nello nuovo stadio, è lui che toglie le castagne dal fuoco dopo un'ora di gioco grazie ad una girata di destro dopo un cross di Correa. E' il gol che alla fine regala la prima vittoria dell'Atletico Madrid al Wanda Metropolitano al termine di una partita molto sofferta e complicata.
Una partita in cui l'emozione blocca un po' le gambe dei ragazzi di Simeone che trovano la vittoria nell'unico tiro pericoloso verso la porta di Roberto. Destino diverso e ancora beffardo per il Malaga che dilapida due palle gol clamorose e si ritrova ancora a zero punti dopo quattro giornate di campionato. La squadra Andalusa, però, ha dovuto farei conti con la tassa Griezmann che, a fine partita, si è espresso cosi: "Sono molto contento anche per la vittoria, anche perché era importante segnare. Spero di farne molti altri in questo nuovo stadio. Iniziare con una vittoria in un campo nuovo è sempre bello".
Campo nuovo, già, ma abitudini collaudate visto che quello di ieri è stato il primo gol stagionale del francese, tornato dopo la squalifica, e il numero 84 in 163 partite con la maglia dell'Atletico. Il Metropolitano non poteva avere battesimo migliore.