Il calcio è strano e questo aspetto non lo scopriamo certamente oggi, ma, ogni volta, alcune situazioni stupiscono come quella di Isco. Bisogna fare un passo indietro fino all'inverno scorso quando il Real Madrid, guidato da Zidane, era in lotta con il Barcellona per il titolo. Difficile trovare spazio nelle Merengues quando non sei un titolare fisso e, soprattutto, quando davanti a te hai Cristiano Ronaldo, Benzema e Bale. E' una situazione particolare per Isco con il Madrid che non lo chiama per il rinnovo ed il suo minutaggio che non è quello sperato dall'ex giocatore del Malaga con pochi spezzoni di partita. Sembra la fine di un'avventura durata troppo poco. 

Basta un episodio però, come detto prima, e questo arriva quando Bale ricade in uno dei suoi tanti infortuni che lo costringono a saltare la parte finale della stagione. E' qui che la sfortuna diventa fortuna, quando Zidane decide di contare su Isco: non lo toglierà fino alla fine della stagione. Lo spagnolo, insieme a Ronaldo e Modric, si rivelerà uno dei giocatori più decisivi dell'ultima parte di stagione in cui il Madrid vince il campionato, ai danni del Barcellona, e conquista la sua seconda Champions League consecutiva battendo la Juventus in quel di Cardiff. L'ex Malaga cambia le carte in tavola conferendo imprevedibilità e magia alla manovra dei Blancos tanto che, il più delle volte, Zidane lo schiera trequartista dietro a Benzema e Ronaldo in un 4-3-1-2.

E' la svolta per l'annata del Real Madrid e per Isco che tra le linee fa ciò che vuole mandando in tilt le difese avversarie: alla fine della stagione 2016-2017 saranno 43 le presenze e 11 reti totali tra campionato, Coppa Del Re e Champions. L'inverno è qualcosa di lontano, qualcosa appartenente ad una vita precedente come il possibile interessamento del Barcellona. Le pratiche per il rinnovo del contratto cominciano in estate dove, al primo appuntamento della stagione, Zidane lo impiega sempre come trequartista nella finale di Supercoppa Europea contro il Manchester United e l'ex Malaga non delude segnando la rete del provvisorio 2-0, altro titolo in bacheca.

Il mago di Benalmadena, venticinque anni, è definitivamente esploso trovando il giusto connubio tra tecnica e forza mentale. Quella forza che gli permette di annientare l'Italia con una doppietta e annesso mal di testa di Marco Verratti che si becca anche un tunnel. Il talento del Paris Saint Germain dirà di lui al termine della partita del Bernabeu: "Ho sofferto molto contro Isco, la sua prestazione mi ha veramente impressionato Quando mi ha fatto il tunnel volevo alzarmi ed applaudire". L'inverno scorso è lontano, praticamente cancellato, visto che ieri è arrivata la notizia del suo rinnovo di contratto fino al 2022. La clausola? 700 milioni.

Il Real Madrid si coccola il suo mago e nessuna squadra riuscirà a strapparlo dal Bernabeu. Adesso nessuno potrà toglierlo dall'undici titolare perché uno con quel talento, in panchina proprio non può stare. Isco, l'oro bianco del Real Madrid.