Il giorno del rinnovo di Isco è anche quello di Marcelo. Meno atteso quello del brasiliano rispetto al malagueno, ma altrettanto importante per il futuro del Real Madrid, che continua nella sua politica di mantenimento dei giocatori più importanti della rosa. Il terzino sinistro della Seleçao sarà un membro della Casa Blanca fino al 2022, quando avrà 34 anni. Una sorta di rinnovo a vita, perchè, come dice lui, "il Real Madrid è una seconda casa, è un orgoglio immenso far parte della storia di questo grandissimo club, sono molto felice".

"Sono molto fortunato, rinnovare è la realizzazione di un sogno, significa aggiungere altre stagioni ai miei dieci anni già trascorsi qui. Fantastico anche vedere la mia famiglia felice per me. Quando sono arrivato conoscevo il Real di fama, l'avevo visto in tv, ma poi mi hanno inculcato i valori del Madrid: tutto ciò mi ha fatto vedere questo club come qualcosa di più di una squadra di calcio, ma come un'istituzione a livello mondiale. Roberto Carlos mi ha aiutato tantissimo all'epoca dell'adattamento, mi dà ancora consigli, è un amico oltre che un idolo. Mi sarebbe piaciuto giocare nel Castiglia per sentirmi davvero un canterano, anche se in parte lo sono, è da tempo che sono qui, conosco tutto. Quando vedo un giocatore delle giovanili, sono sempre contento, perchè mi ricorda quello che è successo a me. Mi piacerebbe chiudere qui la carriera, ma nel calcio non si sa mai. Il miglior allenatore mai avuto al Real? Zinedine Zidane, ci intendiamo senza bisogno di parlare, basta uno sguardo. Forse perchè anche lui è stato giocatore. E' difficile compattare un gruppo di così grandi giocatori in così poco tempo. Quando ero in Brasile non ero del Real, ma ora soffro come un tifoso vero. Non so se tornerò a giocare nel mio paese, ora ho appena rinnovato e per cinque anni sarò felice di rimanere qui. Spero che non siano le mie ultime stagioni al Real. Nella mia carriera ho vinto tutto, ma c'è sempre da migliorare e da imparare: mi piacerebbe conquistare un Mondiale con la maglia del Brasile, so che è difficile, ma siamo sulla buona strada". Poi due giudizi su Marco Asensio e Gareth Bale, in questo momento protagonisti di una situazione opposta rispetto al tifo merengue: "Marco ha un futuro brillante davanti a sè, ma non mi piace parlare dei giovani, si creano troppe aspettative su di loro. Di me avete detto che ero il nuovo Roberto Carlos, e poi si è capito che non lo ero. I fischi a Bale ci preoccupano, ma ciò che importante è che lui sia felice. Ieri ha fatto due assist, fisicamente lo vedo bene, ma io faccio il giocatore, non l'allenatore".

Poi parole al miele per Cristiano Ronaldo, definito il miglior compagno con cui ha giocato: "Ho condiviso il campo con Ronaldo (il fenomeno), Ronaldinho, Van Nilsterooy, ma il più forte è Cristiano, perchè è il più completo. Neymar invece il più difficile da marcare". Intanto, mentre a Madrid le pagine dei giornali si riempiono di elogi per due fuoriclasse come Marcelo e Isco, Zinedine Zidane deve fare i conti con l'infortunio di Mateo Kovacic, patito ieri durante il match di esordio in Champions League, vinto 3-0 contro l'Apoel Nicosia (doppietta di Cristiano Ronaldo e gol di Sergio Ramos). Il centrocampista croato ha accusato "la rottura parziale del tendine lungo dell'adduttore destro", come riportato da un comunicato dello staff medico della Casa Blanca. I tempi di recupero non sono stati svelati in maniera ufficiale, ma fonti vicine al club rivelano al quotidiano AS che Kovacic dovrà rimanere lontano dai campi di gioco per un periodo variabile tra le sei e le otto settimane. Due mesi di stop insomma, per un giocatore salito recentemente nelle gerarchie di Zidane, utilizzabile sia come uomo davanti alla difesa che come mezz'ala destra e sinistra. Un brutto colpo per l'allenatore francese, che dovrà fare con ogni probabilità a meno del croato per una decina di partite, e tornare a disposizione per il derby di metà novembre contro l'Atletico Madrid al Wanda Metropolitano. Secondo brutto infortunio in tre giorni per il Real, dopo quello di Karim Benzema, out un mese per un problema muscolare alla coscia destra sofferto nel match di campionato contro il Levante. E' dunque emergenza attacco per Zidane a tre giorni dalla sfida contro la capolista Real Sociedad all'Anoeta, gara per la quale Cristiano Ronaldo sarà ancora squalificato. I merengues sperano di recuperare Marco Asensio per San Sebastiàn, mentre a centrocampo dovrebbe avere più spazio il nuovo acquisto Dani Ceballos.