414 presenze, il secondo straniero per gettoni raccolti con la maglia del Real Madrid, alle spalle del solo Roberto Carlos, arrivato a 527. 17 trofei, tra cui 3 Champions League, 4 campionati, 3 Copa del Rey. I numeri di Marcelo in 11 stagioni con la Camiseta Blanca indosso sono già da capogiro, ma sono destinati con ogni probabilità a crescere ancora. Il brasiliano ha infatti prolungato di due anni il proprio contratto con i Blancos, dal 2020 sino al 2022, legandosi di fatto per tutta la carriera ai campioni d'Europa in carica. Domani alle 14 il giocatore parlerà in conferenza stampa.
Acto de renovación de @MarceloM12
— Real Madrid C.F. (@realmadrid) 13 settembre 2017
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Marcelo in passato è stato alcune volte vicino alla partenza ed il suo ambientamento a Madrid è stato tutt'altro che agevole: arrivato come erede designato di Roberto Carlos, soltanto alla lunga si è preso il posto da titolare dopo tante difficoltà ed un avvio giocando più spesso da ala sinistra che da terzino. I suoi miglioramenti in difesa hanno poi convinto Mourinho nel 2010 a proporlo stabilmente in quel ruolo, dove ha costruito tutte le sue fortune, diventando il migliore al mondo. Proprio prima dell'arrivo del portoghese in panchina la sua permanenza a Madrid era stata messa in forte dubbio: perplessità spazzate via dalle prestazioni sontuose che Marcelo ha offerto partita dopo partita, fino ad arrivare dove è oggi.
Three-time #UCL winner Marcelo has agreed a new contract with Real Madrid until 2022. #Marcelo2022
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Il classe 1988 spegnerà l'anno prossimo le trenta candeline, ma governerà la corsia mancina Madridista ancora per molti anni. Non lo potrà però fare per le prossime due partite di Liga: l'espulsione rimediata sabato contro il Levante in casa gli è costata due turni di squalifica per il calcio da terra abbastanza plateale rifilato all'avversario. Salterà dunque la trasferta contro la Real Sociedad, partita delicatissima, e la sfida interna con il Betis Siviglia.