Gara vibrante all'Estadio Benito Villamarín, nell'occasione vestito a festa per la prima stagionale del Real Betis dinnanzi al pubblico amico. La compagine biancoverde trionfa, in rimonta, riuscendo a domare un buon Celta Vigo bravo a portarsi in vantaggio con Gomez dopo appena 10' minuti. Leon pareggia i conti pochi secondi dopo la mezzora, mentre il gol vittoria arriva al minuto numero 77, griffato da Feddal che di testa trafigge l'incolpevole Alvarez. Primi tre punti stagionali per il Betis, dopo essere uscito sconfitto nella gara inaugurale, al Camp Nou dl Barcellona per due reti a zero, senza però sfigurare. Resta al palo invece la squadra galiziana che perde la seconda gara consecutiva, ma da l'impressione di essere viva, in palla.
Il tecnico Setien manda in campo i suoi con un 4-1-4-1 camaleontico, con Leon unica punta supportato però dalle incursioni di Guerrero e Joaquin. Garcia è lo stantuffo di centrocampo, Guardado il faro della squadra. Dal canto suo, Unzue, a caccia dei primi punti in classifica, modella il Celta con un sistema di gioco parecchio offensivo: 4-3-3 con Wass mezzala desta, ed il tridente offensivo composto da Aspas e Sisto ai lati di Gomez.
Buoni ritmi in avvio, Celta Vigo sbarazzino. Al primo vero tentativo, gli ospiti vanno in vantaggio: azione d'angolo, Wass pennella al centro col contagocce, Maxi Gomez stacca di testa nel cuore dell'area di rigore e trafigge Adan, 0-1. Subisce il colpo il Real Betis, fatica a creare gioco, e la difesa del Celta Vigo non corre alcun pericolo, almeno fino al 27' minuto quando Joaquin di testa prova ad indirizzare un pallone verso la porta avversaria, ma pecca di precisione. Stessa sorte per la sua nuova conclusione alla mezzora esatta, ma un minuto dopo ecco il gol del pareggio: rifornisce Guardado, piede come al solito felpato il suo, Leon da posizione favorevole non può fallire, e riequilibria il match. Il gol sveglia i padroni di casa. Salgono i decibel del Benito Villamarìn, Leon prova a squillare nuovamente al 42', ma la sfera si perde al lato.
Come preventivabile, Aspas e Sisto sono gli uomini più pericolosi tra i galiziani. Le loro folate mettono in ambasce la difesa locale, che però regge, seppur con fatica. Di occasioni, però, il Celta ne crea ben poche nella prima parte della seconda frazione di gioco. E' invece Sergio Leon a fare reparto da solo nel Betis, è sempre lui a creare pericoli ad Alvarez, ma al 60' fallisce da buona posizione, mettendo fuori di parecchio una conclusione che avrebbe meritato maggior sorte, per l'azione sviluppata dai suoi compagni di squadra. Calano i ritmi, e non potrebbe essere diversamente essendo appena a fine agosto, alla seconda giornata di campionato. I due allenatori provano ad attingere dalla panchina, mandando in campo forze fresche: Pablo Hernández sostituisce Wass nel Celta, il Betis risponde spedendo sul prato verde Tello, richiamando Francis.
Al 70' Guardado scalda i guantoni del portiere avversario, ma sette minuti dopo, ancora nei panni di assistman, ed ancora dagli sviluppi di un calcio d'angolo, telecomanda il pallone sulla testa di Feddal che svetta imperioso al centro dell'area e scaraventa il cuoio in fondo al sacco, tra il tripudio dello stadio in festa. Annullato il vantaggio iniziale del Celta Vigo, operazione rimonta completata. Unzue si gioca la carta Lobotka, ma si fa vedere soltanto allo scadere con una conclusione debole che è facile preda di Alvarez. Dopo cinque minuti di recupero, termina il secondo anticipo della seconda giornata della Liga spagnola con il Real Betis che può tirare un sospiro di sollievo e festeggiare la prima vittoria stagionale insieme al proprio pubblico. Buio per il Celta Vigo, che inzia il torneo con due sconfitte di fila, così come accaduto lo scorso anno quando in panchina siedeva Berizzo.