La "prima volta" di una squadra che rappresenta una città di nemmeno centomila persone, sita in Catalogna, a un centinaio di chilometri da Barcellona. La prima volta in massima divisione, tra i grandi del calcio di Spagna, a sorpresa: il Girona è pronto per vivere una stagione sognando ad occhi aperti. Dopo quasi 90 anni di storia, dopo due quarti posti ed un terzo posto negli ultimi quattro anni, il tanto agognato salto al piano di sopra si è concretizzato l'anno scorso, con il secondo posto finale in Segunda Division e la promozione diretta nella Liga.
Gli allori si sono posati tutti sulla testa del quarantaduenne Pablo Machin, uomo che ha legato la propria vita al Numancia - ha mosso i primi passi da calciatore, trascorso quattro anni tra i pro prima di doversi ritirare a 23 anni, vi ha allenato, dai settori giovanili alla prima squadra - fino al 2013. Poi, nel marzo 2014, la chiamata del Girona per sostituire Javi Lopez e il rapporto che decolla, a suon di prestazioni sontuose in Segunda Division. Infine, la promozione dell'anno scorso. Senza una squadra di fuoriclasse, ma con tanti giocatori al proprio posto, come da diktat dell'allenatore. L'estate gli ha portato una squadra attrezzata per la Liga, con tanti nuovi innesti tra difesa ed attacco.
Davanti, persi i 14 gol di Longo dell'anno scorso, sono arrivati Marlos Moreno e Stuani, coppia tutta da esplorare, soprattutto il colombiano, mentre la difesa è stata rinforzata con Bernardo Espinoza e Muniesa, giocatori non reduci da stagioni brillanti con Middlesbrough e Stoke, ma ideali per il sistema di 3-5-2 (e derivati) del Girona. Dalla Liga arrivano invece i colpi Iraizoz e Carles Planas, mentre dal Manchester City è arrivato un poker di prestiti che, oltre a Moreno, comprende Maffeo, Aleix Garcia e Douglas Luiz. La squadra in generale sembra decisamente rinforzata, ma la rosa può risultare un po' corta in attacco e sulle fasce. L'obiettivo in avanti è di nuovo Samuele Longo, sugli esterni si penserà invece a qualche prestito.
L'osservato speciale della squadra è senza ombra di dubbio Marlos Moreno, al suo secondo anno in Europa dopo il prestito al Deportivo La Coruna dell'anno scorso; quest'anno, in un ambiente con meno pressioni e probabilmente più tatticismi e ruoli definiti, il colombiano potrebbe dare un primo saggio delle proprie capacità. Tanto, però, dipenderà da come Machin si adeguerà alla Primera Division: il tecnico ha tanta aspettativa addosso, sta a lui rispettarla e prendersi delle grosse soddisfazioni.