Assestare le montagne russe per riaprire un ciclo. E' questo l'obiettivo del Barcellona per la stagione che sta per cominciare, una stagione che assomiglia più ad un "Anno zero" vista la presenza di Ernesto Valverde in panchina al posto di Luis Enrique. Stagione che, però, non è cominciata nel modo migliore per via dalla partenza di Neymar (dalla parte cupa della foto, non a caso, ndr) e le conseguenti difficoltà da parte della dirigenza di trovare degni sostituti per sopperire alla partenza del brasiliano. Motivo per il quale la frattura tra i tifosi e il presidente Bartomeu si è allargata ancora di più con sole due settimane per cambiare la storia di questo mercato. E c'è già la Supercoppa contro il Real Madrid, il primo Clasico della stagione dopo quello "amichevole" nell'International Champions Cup.
Montagne russe quelle del Barcellona visto che, come dicevamo in precedenza, la scorsa stagione è stata abbastanza deludente per un club come quello Catalano - con due trofei portati a casa contro il Siviglia in Supercoppa e il Deportivo Alaves in Coppa Del Re. In campionato un secondo posto che sa di beffa visto che i Catalani, nonostante la rete di Messi al Santiago Bernabeu, hanno buttato via clamorose occasioni (come rappresentano le sconfitte in quel di Malaga e a La Coruna nel finale di stagione). Tre punti che potevano cambiare la storia viste le tre lunghezze di svantaggio con cui gli Azulgrana hanno chiuso il campionato al secondo posto dietro il Madrid. Nella Liga 2016-2017 il Barca ha raggiunto i 90 punti, frutto di 28 vittorie, sei pareggi e quattro sconfitte con 116 gol fatti e 37 subiti. La Champions è stata l'emblema delle montagne russe Blaugrana con la folle rimonta contro il Psg e la susseguente umiliazione subita allo Juventus Stadium, con gli Azulgrana eliminati ai quarti di finale per la seconda volta consecutiva, la terza in quattro anni. Un bilancio che non può far sorridere una piazza che vive per i trofei importanti che vuole tornare a vincere la coppa dalla grandi orecchie che, ormai, manca da tre anni.
Il mercato è l'incognita più grande di questo inizio di stagione perché gli acquisti sono stati solo due, anzi uno e mezzo: dal Benfica è arrivato il terzino destro Semedo mentre dall'Everton è tornato Deulofeu grazie al diritto di recompra. Una sola cessione, ma pesantissima: Neymar Jr. Il brasiliano si è accasato al Paris Saint Germain per la cifra mostruosa di 222 milioni di euro ponendo dunque fine alla favola della MSN che ha regalato al pubblico del Camp Nou, e non solo, giocate spettacolari e grappoli di gol. A nulla sono serviti gli sforzi dei compagni e il discorso dei senatori per trattenere O'Ney.
Morto un papa se ne fa un altro, anzi, in questo caso due: il Barcellona infatti non ha perso tempo e si è messo subito alla ricerca di due top player come Philippe Coutinho e Ousmane Dembelè anche se non è facile come sembra nonostante la grande disponibilità. Da una parte, infatti, ci sono le volontà dei due calciatori di giocare al Camp Nou mentre dall'altra c'è la resistenza dei due club che dichiarano questi incedibili. Il Barca non può aspettare e deve sbrigarsi visto che mancano 20 giorni alla conclusione del calciomercato. Ecco perché i Catalani hanno anche altri nomi in cima alla lista come Seri del Nizza mentre sembra essere tramontana la pisa per Inigo Martinez con il difensore della Real Sociedad che sembrava ad un passo. L'idea del Barcellona è quella di far crescere il giovane Marlon e aspettare l'arrivo di Yerry Mina ma, in questo caso, un giocatore come Inigo Martinez avrebbe fatto molto comodo in quanto la difesa Blaugrana non è la più solida del mondo.
La formazione, al momento, è identica a quella dell'anno scorso salvo qualche cambio. Il cambio di allenatore potrebbe, però, in itinere, cambiare anche il modulo del Barcellona visto che Ernesto Valverde ha schierato il suo Athletic Bilbao con il 4-2-3-1 e non è detto che possa riproporre questa soluzione anche dalle parti del Camp Nou con due registi che diventano tre con Messi che può fare ciò che gli piace di più: spaziare tra le linee: Tutto dipenderà dagli acquisti ma è certo che l'ex tecnico del Athletic comincerà con il 4-3-3 per evitare di cambiare subito la squadra, poi cercherà di inserire le sue idee all'interno dell'ambiente Barcellonista, da sempre fedele al modello Cruyffiano.
All'interno dell'undici tipo potrebbero trovare spazio due giocatori come Aleix Vidal e Gerard Deulofeu: il primo, acquistato a gennaio del 2016, è stato martoriato dall'infortuni con la scorsa stagione stroncata nel momento migliore dopo la terribile lesione di tibia e perone nel match contro l'Alaves. Deulofeu, invece, torna alla case madre dopo l'esperienze con l'Everton e Milan: nella prima uscita contro la Chapecoense ha lanciato segnali positivi, segno che il classe '94 vuole ritagliarsi uno spazio interessante all'interno di un contesto importante. Tutto, poi, dipenderà dal mercato e dagli uomini di che verranno con un ala sinistra e una mezz'ala in cima alla lista dei dirigenti Blaugrana.
Quando si presenta la stagione di una squadra come il Barcellona si possono catalogare gli obiettivi da raggiungere con una sola parola: tutto. Sì, perché dopo una stagione altalenante e povera di trofei il nuovo Barca di Valverde dovrà essere protagonista su tutti i fronti sin da subito evitando battute d'arresto clamorose come la sconfitta in casa contro il Deportivo Alaves. Servirà soprattutto equilibrio e una panchina all'altezza, cose che l'anno scorso non si praticamente mai viste e i risultati altalenanti lo hanno, poi, dimostrato, Per tornare nell'olimpo degli Dei c'è bisogno di qualcuno che quel luogo lo conosca bene: Leo Messi. L'anno scorso una delle sue migliori stagioni dal punto di vista realizzativo con 54 gol fatti, di cui 37 in Liga che gli sono valsi la quarta Scarpa D'Oro. In Champions 11 sigilli ma solo una nella fase a eliminazione diretta. Un mese fa è arrivato anche il rinnovo fino al 2021 e tutta Barcellona si aggrappa a lui per poter ricostruire qualcosa di magnifico.