A quattro settimane di distanza dalla chiusura della sessione estiva di calciomercato, il Barcellona si ritrova di colpo senza uno dei suoi giocatori più rappresentativi, con l'esigenza di rimpiazzarlo in maniera adeguata. La partenza di Neymar, via dalla Ciudad Condal direzione Parigi, ha scosso l'ambiente blaugrana, sentitosi "scippato" di uno dei suoi talenti migliori, il secondo elemento della MSN, icona del barcellonismo recente e di quello che sarebbe dovuto venire. 

Leo Messi e Neymar. Fonte. La Naciòn

Dalle parti dal Camp Nou hanno provato a resistere all'assalto qatariota del Paris Saint-Germain, prima facendo leva sulla volontà del brasiliano (in realtà mai resa nota), poi passando al contrattacco minacciando di adire le vie legali (mancato rispetto del fair play finanziario), infine chiedendo l'inserimento di Marco Verratti come contropartita tecnica. Tutto inutile. Neymar diventerà a breve un nuovo giocatore del PSG, con pagamento della clausola rescissoria, 220 milioni che il Barcellona non avrebbe immaginato di incassare, non agli inizi di agosto, e non per la ferma decisione di un suo fuoriclasse di andare via. Trascorso il tempo dello stupore, dello sbalordimento, in Catalogna ora è il momento di guardare a mente fredda alle prossime operazioni di mercato. Già, perchè l'addio di O'Ney apre una voragine sull'out sinistro offensivo della squadra allenata da Ernesto Valverde, da colmare al più presto, con una disponibilità economica importante. Il Barça avrebbe già in casa un sostituto del brasiliano: si tratta di Gerard Deulofeu, giovane della Masia tornato alla base dopo tanto girovagare (Everton e Milan), anche se il canterano viene considerato un ottimo rimpiazzo anche per l'altra corsia, quella occupata da Lionel Messi. E poi c'è una questione di immagine da tenere in considerazione: dopo il caso Neymar, il Barcellona deve rispondere all'incursione del PSG con un grande acquisto. Ecco perchè sono già diversi i nomi sul taccuino di Robert Fernandez, direttore tecnico blaugrana. Una delle prime scelte è rappresentata da un altro brasiliano, Philippe Coutinho, in forza al Liverpool di Jurgen Klopp, capace di giostrare sulla fascia sinistra con caratteristiche diverse da quelle del connazionale, ma con qualità comparabile.

Philippe Coutinho. Fonte: SkySports

Al Barça esiste da tempo un dibattito interno - secondo quanto riportato da mesi dal quotidiano Mundo Deportivo - circa l'esatta collocazione tattica di Coutinho, se come laterale d'attacco o interno di centrocampo. Resta però forte la suggestione dell'ex Inter che, come il Pistolero Luis Suarez, si trasferirebbe dai Reds ai blaugrana. Ma la partenza di Neymar potrebbe indurre i vertici catalani a puntare anche su due esterni di ruolo, nonostante sia a centrocampo che Valverde abbia richiesto un rinforzo, un vice-Iniesta, con Andrè Gomes non certo di rimanere. Se si parla di esterni offensivi puri, sono mesi che il Barcellona ha messo gli occhi su Ousmanè Dembelè del Borussia Dortmund, ventenne francese esploso la scorsa stagione. Il giocatore si sarebbe già promesso al Barça, dopo aver mal digerito l'addio del suo mentore in Germania, quel Tuchel che ne ha velocizzato il processo di sviluppo tecnico. Ci sono poi due suggestioni, entrambe in qualche modo legate al Real Madrid. Una è costituita da Angel Di Maria, ventinovenne argentino, attualmente in forza al PSG, ma ex merengue, con cui ha anche vinto una Champions League nel 2014, quella di Lisbona, ai supplementari contro l'Atletico. Difficile trattare con il club del presidente Al-Khelaifi, a meno che il Fideo non venga offerto ai catalani come gesto riparatore dopo le scintille sul caso Neymar. L'altro nome vicino ai Blancos è Kylian Mbappè, nuovo crack del calcio mondiale. Diciotto anni, del Monaco, Mbappè è inseguito da settimane dal Real Madrid, ma l'operazione non è ancora chiusa. Seconda punta, non attaccante esterno, il francese non è attualmente nelle prime posizioni della lista di Fernandez, un elenco che comprende anche un altro big di primissima fascia: il belga Eden Hazard del Chelsea, in questo momento lontano dai campi di gioco per i postumi di un brutto infortunio alla caviglia. Impraticabile invece, quantomeno per quest'estate, la pista Antoine Griezmann.