Prima del rush finale della domenica, dove si decreteranno le partecipanti alla prossima edizione dell'Europa League (ore 16.45) e la vincitrice del campionato (ore 20), la Liga ha offerto cinque gare senza valenza di classifica. Dieci squadre in campo per il solo orgoglio, che ha compensato le motivazioni e il bisogno di punti. Lo spettacolo, in ogni caso, non è mancato.

Andando in ordine cronologico, venerdì è stato il giorno dell'anticipo, come di rito, e ha visto in campo Granada ed Espanyol. La squadra di Tony Adams ha messo insieme l'ottava sconfitta di fila, cadendo in casa per 1-2 contro l'Espanyol. La partita si è decisa nei primi minuti di gara, per la precisione nei primi otto: rete di Baptistao prima, autogol di Ruben Vezo poi. A nulla è servita la rete di Pereira, che ha provato invano a riaprire un match in cui i padroni di casa hanno quasi dominato sul piano delle conclusioni (16 a 5 tiri totali).

Divertimento anche nel match di sabato alle 17, in equilibrio quasi totale. Tra Sporting Gijòn e Betis Siviglia è terminata 2-2, frutto di un vantaggio biancorosso firmato da Douglas, di una rimonta targata Ruben Castro (doppietta, un gol per tempo) e infine il definitivo pareggio marcato da Carmona. Pari anche tra Alaves e Leganes, 1-1: reti di Krsticic e Timor.

Vittoria rotonda conquistata dal Deportivo La Coruna al Riazor, davanti ai propri tifosi: la vittima è stata un Las Palmas in netto calo rispetto all'avvio di stagione e che ha collezionato la quinta sconfitta consecutiva. Il 3-0 è nato tutto nel primo tempo, sul tabellone sono finiti Andone (doppietta) e Carles Gil.

Al Sanchez Pizjuan, infine, è andato in scena il saluto di Sampaoli al mondo Sevillista: a breve il tecnico argentino assumerà il ruolo di Ct della Seleccion. Ha comunque lasciato l'Andalusia e il Siviglia nel migliore dei modi, con una goleada ai danni del derelitto Osasuna. 5-0, doppiette di Vitolo e Vazquez, gol di Jovetic.