A poco più di ventiquattro ore di distanza dalla gara casalinga contro il Siviglia, la numero trentasette della Liga 2016/2017, Zinedine Zidane si presenta in conferenza stampa al centro sportivo di Valdebebas. Un incrocio chiave, quello di domani del Real Madrid contro gli andalusi di Jorge Sampaoli, attualmente quarti in classifica. Appaiati in testa al campionato insieme al Barça, con 84 punti, i merengues possono permettersi solo un pareggio nelle tre restanti gare (dopo quella di domani al Bernabeu, due trasferte, a Vigo e a Malaga).

Ne è consapevole Zinedine Zidane: "Mancano solo quattro partite alla fine della stagione - dice il tecnico francese - all'inizio dovevamo affrontarne cinquanta, ma ancora non abbiamo vinto nulla. Dobbiamo proseguire con il nostro lavoro, sapendo che in una partita ci sono sempre alti e bassi. Mediamente siamo però stati abbastanza costanti nel corso di questa stagione. Siamo molto vicini all'obiettivo e preparati fisicamente". Siviglia rivale più difficile nell'ultimo sprint? "Tutte e tre le partite che mancano sono molto difficili, domani è solo la prima. Il Siviglia è rimasto al lungo al top della Liga, è una buona squadra, come lo sono anche il Celta e il Malaga. Abbiamo visto tutti che stagione ha fatto il Celta, mentre il Malaga è in un momento di forma impressionante". Domani sarà anche l'ultima gara stagionale al Bernabeu, l'ultima della carriera per Pepe, a cui non verrà rinnovato il contratto: "E' un'occasione per continuare nel nostro cammino. Il pubblico si sta meritando tutto questo, i tifosi sono con noi sempre, fino all'ultimo secondo. Faremo il possibile per agguantare i tre punti. La carriera di Pepe al Real è stata fantastica, dieci anni al top. Non so cosa accadrà il prossimo anno, posso solo dire che domani non sarà della partita perchè avverte ancora fastidi alle costole. Si sta allenando in gruppo ma non è pronto per giocare". Poi, una carezza a Karim Benzema: "Sono contento per lui, per tutto quello che si è detto su di lui, ma a me non serviva la partita con l'Atletico per avere conferme su Karim. Lo conosco da tanti anni, so che giocatore è. In molti gli chiedono di fare più gol, ma a me interessa di più come si integra con i suoi compagni di reparto. Ai gol ci pensano Cristiano e Morata"

Un Zidane che non vuole distinguere tra Real A e Real B: "Mi interessa solo la formazione di domani, poi per la trasferta di mercoledì a Vigo faremo sicuramente dei cambiamenti". Diverse le domande sul lavoro del tecnico francese in questo anno e mezzo alla guida della Casa Blanca: "Mi sento più pronto di quando ho iniziato, ma è logico. Solo con il lavoro si può migliorare ogni giorno e raggiungere buoni risultati. E' ciò che mi hanno sempre insegnato e che provo a mettere in pratica da allenatore. Penso di stare migliorando in tutto, ma so bene dove mi trovo: l'unica cosa che conta al Real è fare di tutto per vincere. Dietro il mio lavoro c'è quello del mio staff, che i giocatori hanno accettato sin dall'inizio. Qui conta il lavoro di tutto, e il messaggio che è alla base è che vogliamo giocare bene a calcio, ma anche difendere con ordine quando non abbiamo il pallone. Sono tutti aspetti che la squadra ha fatto propri. Sono stati molto professionali: non è solo merito dell'allenatore, c'è molta gente dietro questo progetto". Ancora sulla possibilità del doblete: "Nel calcio sono i dettagli a fare la differenza. Finora abbiamo fatto tutto bene: siamo ben posizionati in Liga e in finale di Champions, ma non abbiamo vinto niente. Ci mancano tre finali in campionato, a cominciare da domani, che ora è l'unica partita che conta. Chiedo al pubblico di concentrarsi solo su domani e di aiutarci come accaduto sinora. All'esterno si parla sempre tanto, noi non dobbiamo farci distrarre. La nostra testa deve essere solo alla partita con il Siviglia".