Undici anni dopo, l'Eintracht Francoforte torna in finale di Dfb-Pokal: lo fa battendo in semifinale, ai rigori, il Borussia Moenchengladbach, volando all'Olympiastadion dove, il 27 maggio, si giocherà un trofeo che manca dal 1988. Al Borussia-Park termina 1-1 dopo i regolamentari, ma non bastano nemmeno i supplementari per risolvere una contesa; per trovare il vincitore serve una sequenza di sedici rigori, dalla quale scaturisce la gioia degli ospiti.
Le squadre, entrambe prive di diversi elementi importanti - Jantschke, Kramer, Johnson e Raffael da una parte, Vallejo, Meier, Hasebe e Medojevic dall'altra - portano in campo le proprie idee senza reinventarsi per l'occasione.
La gara inizia con un buon equilibrio, il primo tempo è divertente e ha diversi scatti. E' in questa frazione che arrivano le due reti. Il vantaggio è dell'Eintracht: Chandler vola sulla destra e pennella in area, dove si inserisce Tawatha; l'israeliano sfrutta la distrazione di Traoré ed Elvedi per caricare il sinistro e mirare all'incrocio sul primo palo. Al quarto d'ora è 0-1. Il pareggio si manifesta nel secondo minuto di recupero, quando Traoré a sinistra pennella al centro per Hahn, che prolunga per Hoffman, il cui tocco sotto porta è vincente e in posizione regolare.
Nella ripresa si conteggiano meno emozioni, i tecnici cercano rinforzi in panchina, ma la gara è destinata ai supplementari, dove il Borussia domina in lungo e in largo mentre l'Eintracht pensa solamente a difendersi, ottenendo però i rigori.
La lotteria inizia nel migliore dei modi, non bastano cinque penalty a testa per decidere: si va ad oltranza, ma nemmeno il primo round la risolve. Arrivano poi due errori, o meglio, due parate: Hradecky su Christensen, Sommer su Varela. Sow, però, commette il terzo in fila, così Hrgota ha la chance per chiudere i conti, da grande ex di giornata, e la sfrutta a meraviglia. Niko Kovac porta i suoi in finale, per il Borussia è un'altra grande delusione.