Si apre con il botto questa 32esima giornata de LaLiga, che ha protagonisti, nell'anticipo del San Mamès, l'Athletic Club e il Las Palmas. Una partita mai iniziata realmente, nella quale i locali mettono in campo una convinzione ed una freschezza psico-fisica nettamente superiori a quelle avversarie, archiviando già la pratica nel primo tempo. Real Sociedad superata, sesto posto conquistato e a meno uno dalla quinta piazza (Villarreal): vittoria importantissima per gli uomini di Valverde, che calpestano facilmente un Las Palmas privo di motivazione, convinzione, ed identità. Dodicesima sconfitta esterna per i canari, che si fermano a 38 punti in 14esima posizione.

Le formazioni 

Ernesto Valverde a sorpresa si priva delle geometrie e della tecnica di Benat, per lasciar spazio ai centimetri di San José in mezzo al campo. Il 4-2-3-1 presentato dal tecnico, che oggi arriva alla trecentesima conduzione con l’Athletic, vede: Kepa tra i pali, la difesa a 4 formata da De Marcos, Yeray, Laporte e Balenziaga; i due pivot bassi di centrocampo rispondono al nome di San José ed Iturraspe, dietro a Inaki Williams, Raul Garcìa ed Iker Muniaìn; l’unico riferimento centrale offensivo è, ovviamente, Aritz Aduritz.

Quique Setièn, dal canto suo, deve affrontare diverse problematiche date dalla squalifica di Boateng e dall’influenza di Jesè Rodriguez, che quindi risultano indisponibili. Alla fine il modulo muta rispetto al solito: sarà 4-2-3-1, con Lizoain in porta, Castellano e Macedo terzini, Pedro Bigas e Lemos centrali; Roque Mesa e Vicente Gomez davanti alla difesa e dietro al terzetto sulla trequarti formato da Mateo Garcìa, Jonathan Viera e Tana, che precedono l’ariete Livaja.

La partita

Un match spettacolare, acceso, soggetto a cambiamenti continui e repentini. L’Athletic parte forte da subito, perché ben conscio del fatto che aggredire e mettere in difficoltà il possesso del Las Palmas è la chiave per ingabbiare questo tipo d’avversario. La pressione che gli uomini di Valverde applicano sui portatori di palla canari è asfissiante, fastidiosa, e infine fruttuosa: gli ospiti non superano la metacampo con i loro fraseggi, ostacolati dal pressing basco, che permette ai biancorossi di recuperare palla in zone pericolose e di creare notevoli occasioni. Non sono i palloni borseggiati, però, ad essere la chiave della gara. Al settimo minuto il Bilbao passa in vantaggio con la zuccata vincente di San José, dopo un corner di Iturraspe e solo 2 minuti più tardi Iker Muniain segna il raddoppio trasformando un calcio di punizione dai 25 metri, da posizione decentrata sulla destra, quindi ideale per un mancino.

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La formazione di casa dopo 9 minuti è già sul 2 a 0, grazie a due calci da fermo e sembra in totale controllo dell’avversario. Proprio quando nessuno se lo sarebbe aspettato, però, il Las Palmas trova la reazione d’orgoglio con Pedro Bigas, che a sua volta trasforma in oro il corner battuto da Tana. Avvio davvero spettacolare, con 3 gol in poco più di 10 giri d’orologio, ma non è finita qui: si iscrive alla festa anche il bomber di casa, Aritz Aduriz, che viene servito da Williams - dopo un’ottima azione personale del giovane esterno spagnolo - e supera il portiere con un tocco sotto depositando in rete per il 3 a 1 al 18° minuto.

Complimento di Raul Grcìa ad Aduriz | [email protected]

La partita resta comunque incredibilmente viva, dato che il Las Palmas al 24esimo trova una clamorosa occasione con Tana, che ruba palla a Balenziaga, duetta con Viera e spara in porta dal limite, incrociando il tacco fortunoso di De Marcos, che scongiura il pericolo del potenziale 3-2. Dopo questo lampo, però, è l’Athletic a prendersi totalmente la scena. Tiri frequenti, un assedio interminabile e che trova spesso e volentieri sbocchi nei calci d’angolo (9 solo nel primo tempo), fa pendere l’equilibrio ancor maggiormente dalla parte dei baschi, che trovano diverse occasioni interessanti nel finale di primo tempo. Oltre al palo e la traversa colpiti da Williams, ci pensano anche Muniain e San Jose ad impensierire Lizoain, ma senza trovare il poker nella prima frazione, che termina con il meritatissimo 3 a 1.

La ripresa non riserva sorprese: un Athletic decisamente più motivato si prende gioco di un Las Palmas che si ritrova smarrito nel prato del San Mames. Il poker già sfiorato nel primo tempo, si realizza al 58’ con un golazo di Muniain, che spara all’angolino, di prima, al volo, un pallone sputato fuori dall’area di rigore canaria sugli sviluppi dell’ennesimo corner. È il gol più spettacolare della gara, ed è il sesto in campionato per Iker Muniain, che così sfiora il suo record personale di segnature in una singola edizione de LaLiga, che ammonta a 7 (tutte e 6 le reti del numero 10 sono arrivate al San Mamès, che per lui risulta senz’altro un habitat favorevole).

Festeggiamenti a San Mames | [email protected]

Dopo questa prodezza e dopo essere sotto all’ora di gioco per 4 a 1, il Las Palmas molla la presa: è solo il minuto successivo quando il Bilbao ruba un altro possesso nella metacampo offensiva ed in superiorità numerica in area di rigore mette nelle condizioni di segnare comodamente Aduriz, che così sigla la doppietta personale, oltre al quattordicesimo goal della competizione. Manita completata, ma il Bilbao continua a spingere, anche se non troverà ulteriori gioie.

Vince 5 a 1 l’Athletic Club, in una partita che realmente non è mai sembrata in discussione. Continua così la corsa all’Europa League per i baschi, che ora dovranno attendere riscontri dalle sfide delle rivali Real Sociedad, Villarreal, ed Eibar, le quali hanno ancora i rispettivi scontri di questo turno da affrontare.