Il Real Madrid mantiene la testa della Liga, ma soffre il Deportivo Alavés. Rischia, ma vince, convincendo solo a spezzoni di gara. Nella trentesima giornata della Liga, arriva la quarta vittoria consecutiva, la quale permette alla Casa Blanca di mantenere due punti di vantaggio sul Barcellona, con una partita ancora da recuperare. Il 3-0 che matura non soddisfa il Bernabeu, anche perché si tratta di un risultato ingannevole: tanta sofferenza per gli uomini di Zidane, che paiono poco brillanti e devono attendere solo i minuti finali prima di chiudere la partita, rischiando in più di un’occasione la beffa del pareggio, che non sarebbe stato poi così immeritato, per i baschi.
La gara inizia sotto i peggiori auspici per i Merengues, che perdono da subito Varane per infortunio, sono costretti a ricorrere alla soluzione Carvajal accentrando Danilo. Il momento di massima spinta il Real lo produce nella parte centrale della prima frazione, ed è in questo contesto che arriva il nono gol in campionato di Benzema, che buca Pacheco col sinistro scrivendo 1-0. Il vantaggio appare meritato, ma gli fanno seguito, in apertura di ripresa, un altro paio di brividi corsi dalla retoguardia Madrilena, in particolare con un diagonale di Edgar Mendez che mette i brividi a Kiko Casilla, in campo al posto di Keylor Navas.
Il secondo tempo fa venire a galla tutte le lacune del Real Madrid, che deve affidarsi ai lampi negli ultimi dieci minuti per sbrogliare definitivamente la situazione e portare a casa tre punti pesantissimi: Isco – migliore in campo per distacco – va in solitaria e buca per il 2-0, il tap-in di Nacho dopo la traversa di Bale su punizione congela risultato, tre punti e primo posto.
Il mese di Aprile inizia dunque in chiaroscuro per la squadra di Zinedine Zidane. Nei prossimi venti giorni i Blancos giocheranno 6 gare, tutte chiave per la stagione: le due trasferte sui campi di Leganes e Gijon, partite da non sottovalutare contro squadre capaci di chiudersi e non concedere varchi, pungendo in ripartenza; l’andata e ritorno di Champions League con il Bayern Monaco; il Clasico e il Derby di Madrid, entrambe al Bernabeu. Il destino della staginoe – e forse di Zidane – passa da questo periodo.