L'Espanyol si complica la vita, poi nel finale esplode di gioia. Nell'anticipo della ventinovesima giornata della Liga, i catalani battono per 2-1 tra le mura amiche il Betis, alimentando ambizioni europee che si fanno sempre più concrete. E' una vittoria al cardiopalma, in rimonta, con due reti nei minuti finali di una gara che forse, a conti fatti, avrebbero meritato di vincere gli andalusi.

La gara si apre con un paio di tentativi velleitari, uno per parte, rispettivamente di Brasanac e Victor Sanchez: trova poca fortuna il serbo, trova le mani di Adàn lo spagnolo. Di fatto è l'unico intervento dell'ex portiere del Cagliari e del Real Madrid nel primo tempo, visto che i suoi dominano e mandano in pesante affanno l'Espanyol. Diego Lopez è decisamente più impegnato, poiché deve compiere un intervento su Pardo che ci prova, mentre prova solo un brivido su una combinazione tra Castro e Sanabria.

Anche in avvio si ripresa è solo il Betis a creare, Diego Lopez è ancora chiamato in causa da Pardo, ma è al 65' che gli andalusi van davvero vicini al vantagggo: Sanabria prova a liberarsi sul sinistro in area, fintando un paio di uomini e riuscendo a calciare, ma spedisce alto sopra la traversa di poco. Al 67' torna a farsi pericoloso anche l'Espanyol, con l'asse Reyes-Reyes: José Antonio pennella su punizione, Diego incorna, ma non dà sufficiente potenza.

L'occasione sbagliata costa anche lo svantaggio, al 78': l'inserimento in area di Sanabria provoca un rigore netto, che Castro trasforma magistralmente calciando all'incrocio. E' solo l'inizio di un finale da brividi: all'87' punizione dalla trequarti, sponda di Gerard Moreno, caos in mezzo all'area risolto dal destro potente di Javi Fuego. 1-1. Finita? Nemmeno per sogno. A pochi secondi dal 90', Reyes riceve all'incrocio delle linee, finta di andare sul sinistro e torna sul destro, opta per la botta sul primo palo, trova il sette. Delirio Cornellà, 2-1 Espanyol, ora a -1 dal Bilbao, settimo.