Piove sul bagnato in casa Argentina. Non solo il gioco latita e la qualificazione ai mondiali 2018 è ancora in dubbio, ma per il prossimo match, in programma già questa sera con la Bolivia, Edgardo Bauza ha gli uomini contati. Come se non bastasse, a tutto ciò si è appena aggiunta un'altra tegola, precipitata direttamente sulla testa del Ct: Lionel Messi dovrà scontare ben quattro giornate di squalifica, a partire già dalla gara in programma tra qualche ora in quel di La Paz, appuntamento cruciale per le sorti dell'Albiceleste.
La decisione della Conmebol, notificata nel pomeriggio italiano di oggi alla Seleccion, è stata presa in seguito agli insulti che la Pulce ha diretto agli ufficiali di gara, nella vittoria per 1-0 ottenuta giovedì scorso contro il Cile. In particolare, la rabbia del Diez sembrava fosse particolarmente accesa nei confronti del guardalinee Van Gasse.
L'Afa presenterà ricorso per poter accorciare la durata del provvedimento, visto che, allo stato attuale delle cose, Messi sarebbe costretto a saltare i match contro Bolivia, Uruguay, Venezuela e Perù. Le ultime due sono gare forse sulla carta poco insidiose, essendo anche interne, ma tra l'emergenza di questa sera e le difficoltà nel giocare in casa della Celeste, l'assenza del miglior giocatore a disposizione di Bauza potrebbe farsi sentire nei prossimi due impegni in ordine cronologico. L'Argentina attualmente staziona a quota 22 punti, a -7 dal Brasile, -1 dall'Uruguay, +1 sulla Colombia +2 su Ecuador e Cile, e +4 sul Paraguay, quando mancano cinque giornate al termine.
Parlando della stretta attualità, invece, Bauza dovrà certamente rivedere l'undici che ieri aveva annunciato in conferenza stampa, al netto delle assenze di Otamendi, Mercado, Màs, Biglia, Mascherano e Higuain, con inoltre Dybala acciaccato e Aguero in un pessimo momento di forma. Sarà con ogni probabilità uno di questi due a prendere posto in avanti, al fianco di Lucas Pratto. Dovesse la scelta ricadere sulla Joya, i tifosi della Juventus potrebbero tremare, essendo il giocatore, com'è noto, reduce da un infortunio. Giocare a 3600 metri di altitudine non sarebbe certo ideale né per lui né per la società bianconera, ma, per l'Argentina, senza la fantasia e le invenzioni di Messi, la scelta potrebbe essere necessaria, seppur rischiosa.