Come ben sappiamo a fine stagione Luis Enrique lascerà il Barcellona alla ricerca di nuove emozioni ed esperienze. Nonostante sia cresciuto nel settore giovanile dello Sporting Gijon, il tecnico spagnolo ha praticamente vissuto buona parte della sua vita calcistica nella meravigliosa atmosfera blaugrana. Dal 1996 al 2004 ha totalizzato ben 207 presenze e 74 goal, numeri che lo hanno portato a vincere anche due campionati spagnoli, due coppe di Spagna, una supercoppa di Spagna, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa Europea. Terminata la sua carriera, decise di intraprendere la vita da allenatore partendo proprio dalle giovanili del Barça - il cosiddetto Barcellona B -. A lasciargli il posto fu Pep Guardiola, vista la sua promozione in prima squadra, e da quel momento in poi i due diedero vita a una straordinaria collaborazione, destinata a fare le fortune della squadra - basti pensare alle scommesse vinte Nolito e Thiago Alcantara -. Dopo la "gavetta" arrivarono la chiamata della Roma - esperienza non fortunata - e del Celta Vigo, squadra nella quale ha lasciato un buon ricordo nonostante la sua breve permanenza. 

Poi il Barcellona, club che era alla ricerca di un sostituto di Gerardo Martino. I risultati? Straordinari. Otto titoli conquistati, tre dei quali in campo internazionale. Nonostante abbia già vinto tanto, ha deciso di lasciare la squadra al termine della stagione. Dopo quattro anni di successi è giunto il momento di dirsi addio. Dietro questa scelta non sembrano esserci ragioni legate alla società, ma bensì a una questione strettamente personale. 

L'obiettivo sarà quello di chiudere in grande portando a casa tutto ciò che c'è da vincere in questa stagione. Nel frattempo i blaugrana si sono messi alla ricerca di un nuovo allenatore. I nomi che circolano sono tanti, ma al momento colui che presiede la pole position è Juan Carlos Unzué, assistente tecnico di Luis Enrique ed ex portiere-leggenda del Siviglia. Si tratterebbe dell'ennesima soluzione interna come fu nel 2008 con Guardiola e col compianto Vilanova dopo di lui. L'intenzione è quella di affidare l'incarico a un uomo che conosce squadra, ambiente e società, per proseguire un discorso tecnico-filosofico iniziato con Guardiola e continuato da Luis Enrique. La nomina di Unzué ha già avuto l'assenso di alcuni senatori dello spogliatoio e, inoltre, gode della fiducia del CdA blaugrana . 

In questa foto compare un giovane Unzué allenato da un maestro del calibro di Johan Cruijff
In questa foto compare un giovane Unzué allenato da un maestro del calibro di Johan Cruijff

Altri vantaggi? Ha sempre militato in Spagna e ha vestito le maglie di Osasuna, Barcellona, Siviglia - portiere con più apparizioni in massima serie nella storia del club - ,Tenerife e Real Oviedo. Ha già avuto modo di assaporare l'atmosfera del Camp Nou quando era il vice di Zubizarreta, è stato allenatore dei portieri dal 2003 al 2010, vivendo tutta la gestione Rijkaard e i primi anni della corrente "Guardiolana". E' l'uomo di fiducia di Luis Enrique avendo già fatto parte dello staff nel 2013, ed è uno che cura in maniera dettagliata le palle inattive. La ciliegina sulla torta? Ha avuto modo di studiare presso uno dei tanti centri della Federazione basca, una corrente calcistica molto interessante e sempre bella da vedere.