Cambia l'allenatore, non cambia il risultato. La 24° giornata coincide con l'esordio sulla panchina rossonera di Korkut, ma la scossa attesa non è mai arrivata. Il Bayer accarezza il vantaggio, ma imbastisce poche trame per chiuderla. Pizarro li punisce, Toprak li tradisce sbagliando il rigore a tempo scaduto. Le aspirine rimangono al 10° posto, Werder a 3 punti dalla zona retrocessione.
I primi minuti sono di studio; le due squadre non hanno intenzione di scoprire le carte in tavole e veleggiano a metà campo, cercando varchi e spazi utili. Al 7' - però - arriva il lampo che squarcia il cielo terso di Leverkusen: Brandt arriva ai 25 metri, scarica un fendente di rara potenza che si stampa sulla traversa. Appostato in area c'è Volland che corregge in rete. Il match, comunque, fatica a decollare. Il Werder prova a poggiare sulla velocità di Selassie e sulla verticalizzazioni profonde, il Bayer risponde con una lenta e sterile manovra a centrocampo. Scivolano veloci i minuti di gioco, tra errori, difese compatte ed un nauseabondo possesso palla. Al 31', fiammata Wendell. Il terzino tuttofare affonda e conclude dalla trequarti costringendo al grande intervento Wiedwald. I padroni di casa acquisiscono fiducia e pallino del gioco. Un minuto più tardi è Baumgartlinger ad azionare il destro per la conclusione, mentre la flebile inzuccata di Toprak ci trasporta verso gli ultimi minuti del primo tempo. L'ultimo squillo è targato Volland: girata imprecisa che termina alta sopra la traversa.
I secondi 45' minuti si aprono con una percussione vibrante di Bellarabi. Il N°38 - in ombra nel primo tempo - esplode la staffilata sulla quale si avventa Wiedwald. La gara si stabilizza, le aspirine riescono a contenere bene le folate offensive del Brema chiudendo gli spazi, scappando bene all'indietro e abbottonandosi con maestria. Eppure al 58', Junzovic fa tremare la squadra di Korkut. Il 16 si libera bene in area di rigore, riceve l'assistenza ma non impatta da due passi sciupando una grande opportunità. Inizia la prima tornata di avvicendamenti. Haverts prende il posto di Bellarabi, Delaney rileva Grillitsch, in mezzo il giallo per Selassie, duro in pressing su Leno. Il match è noioso, non c'è ritmo e costanza. Cambia l'esterno Korkut: fuori Brandt, dentro Mehmedi. Selassie abbandona il campo a favore di Pizzaro. Ed è proprio quest'ultimo, due minuti più tardi, a piazzare la zampata vincente. Traversone profondo respinto, la palla carambola su Bauer che impatta di sinistro e trova il ginocchio di Pizarro a deviare la traiettoria quel tanto che basta. L'uomo della provvidenza, 1-1. Gli ultimi 10 minuti mostrano una pericolosa conclusione di Mehmedi - distinto Wiedwald - ed il rosso a Wendell per doppia ammonizione. Il recupero è al cardiopalma. Prima Kainz chiama Leno al miracolo, poi Henrichs - sul lato corto dell'area di rigore - guadagna un penaly preziosissimo. Sul dischetto si presenta Toprak, il quale calcia basso e male, ponendo fine alle ostilità.