E' un Real Madrid furibondo, quello che non ha potuto disputare la ventiduesima giornata di campionato, in posticipo domenicale a Vigo. Tutta colpa delle avverse condizioni meteo e dell'impossibilità di garantire la sicurezza al Balaidos, lo stadio del Celta, con una tribuna che avrebbe messo a rischio l'incolumità di spettatori e calciatori. E' per questo motivo che la Liga ha deciso di rinviare a data da destinarsi la sfida tra galiziani e merengues.
Una decisione che ha fatto infuriare i vertici della Casa Blanca, convinti di aver subito un torto da parte dei vertici del campionato e dello stesso club gallego, interessato a non giocare per preparare al meglio la semifinale di ritorno di Copa del Rey contro l'Alavès (in programma mercoledì). In realtà anche il Madrid tira acqua al suo mulino, perchè dalle parti di Chamartin speravano di affrontare un Celta in pieno turnover, approfittando così di una curva favorevole in un momento delicatissimo del campionato. Ma Giove Pluvio e le autorità locali hanno imposto il loro no, con enorme disappunto di Florentino Perez, talmente infuriato da lasciar trapelare oggi - sul quotidiano AS - la volontà di accelerare il processo di creazione di quella SuperLega europea di cui si parla ormai da anni. Real che ora dovrà recuperare ben due partite di campionato, una al Mestalla di Valencia, il 23 febbraio, e per l'appunto una al Balaidos, in mezzo a un calendario fittissimo. Già, perchè tra turni infrasettimanali e impegni di Champions League, i merengues non avranno un attimo di respiro fino alla fine di marzo, con tutto ciò che ne consegue sul piano della condizione atletica e dei risultati. Una stagione iniziata benissimo, che gradualmente sta riservando al Real intoppi di ogni tipo, dall'emergenza infortuni alla questione recuperi, con in mezzo l'incubo dell'eliminazione dalla Champions per mano del Napoli, che ora in Spagna viene considerato un vero spauracchio, dopo un paio di mesi di clamorosa sottovalutazione della qualità degli azzurri.
Se Florentino viene descritto come furibondo, Zinedine Zidane può consolarsi quantomeno con la possibilità di far rifiatare la squadra, provando a rianimarla dal punto di vista atletico, con la collaborazione del preparatore italiano Pintus. Fino a sabato, quando i blancos saranno impegnati a Pamplona contro l'Osasuna, il tecnico francese potrà infatti recuperare pienamente sia Marcelo che Modric, che sarebbero stati in dubbio per la sfida di ieri del Balaidos, e attendere con meno frenesia il recupero di Dani Carvajal, proprio in vista dell'andata degli ottavi di finale europei al Bernabeu, tra poco più di una settimana. Rifiniranno la propria condizione anche Pepe e James Rodriguez, rientrati in gruppo da qualche giorno, mentre Toni Kroos dovrà scontare la sua squalifica proprio contro i navarri. Rimangono per certi versi misteriose invece le condizioni di Gareth Bale, troppo spesso dimenticato quando si parla di difficoltà in casa Real Madrid. Il gallese, operato alla caviglia agli inizi di dicembre, sta svolgendo l'ultima fase della riabilitazione, anche se non è ancora chiaro quando potrà tornare sui campi, se a fine febbraio o qualche settimana dopo. In sua assenza, sarà Lucas Vazquez il titolare della fascia destra, con Cristiano Ronaldo atteso a un rendimento diverso da qui a fine stagione. Il portoghese, che ha appena compiuto 32 anni, è apparso infatti in enorme difficoltà fisica e tattica, nell'evoluzione da ala sinistra a uomo d'area. Ed è per questo motivo - ovverosia a causa del poco dinamismo di CR7 - che recentemente stanno salendo le quotazioni di Alvaro Morata, più adatto a coprire certi passaggi a vuoto nella partita di Ronaldo rispetto a Karim Benzema, altro giocatore in difficoltà e nel mirino della stampa di Madrid. Un mese per saperne di più, e delineare il futuro di un club che non vede l'ora di poter tornare sul mercato: l'esplosione di Gabriel Jesus al Manchester City potrebbe aprire uno spiraglio nella corsa all'attaccante argentino Sergio Aguero, ex Atletico Madrid.