Un colpo di testa di uno degli ex di giornata, forse quello più sottovalutato, in cui si è creduto troppo poco. Così l'Amburgo riesce a battere il Bayer Leverkusen, che torna a casa di nuovo ferito. Dopo la rimonta casalinga subita dal Gladbach, un altro colpo basso inferto alle aspirine, squadra in crisi e sempre più lontana dalla zona Champions: attualmente dista sette punti, ma possono diventare dieci dopo i match di oggi.
Al Volksparkstadion va in scena l'anticipo della 19esima giornata di Bundesliga, un match tra squadre con il disperato bisogno di vittoria. Il primo tempo non è esattamente tra i più memorabili, c'è anzi tantissima confusione in campo: errori di misura, tecnici, corse abbastanza casuali e poco razionali. L'occasione migliore ce l'hanno i padroni di casa, ma Wood in contropiede non è lesto nel concludere. L'Hawaiano sfiora il gol anche a inizio ripresa, sempre sfruttando la sua velocità, ma peccando di precisione col mancino.
La gara è meglio interpretata dalla squadra di Gisdol, ma la sensazione è che serva un episodio per sbloccarla, come accade a un quarto d'ora dal termine: Papadopoulos salta più in alto di tutti su cross dalla sinistra, parcheggiando la sfera sul palo lontano. Imprendibile per Leno, è il gol del vantaggio. Il Leverkusen prova a reagire, Kiessling lambisce la traversa, ma Adler non si deve mai sporcare i guanti. I ragazzi di Schmidt incassano un'altra delusione, chiudono la gara senza mai tirare in porta e collezionano la seconda sconfitta consecutiva.
L'Amburgo aggancia invece il Werder Brema a quota 16 e ritorna a guardare verso l'alto, facendo un buon passo in avanti sulla strada della salvezza.