Un Real Madrid acciaccato e fuori condizione porta a casa tre punti importanti nella diciannovesima giornata di Liga, battendo al Santiago Bernabeu il Malaga del Gato Romero. 2-1 il punteggio in favore dei merengues, che perdono per infortunio muscolare Marcelo e si aggrappano al loro capitano Sergio Ramos, in grado di andare in gol su calcio piazzato due volte nel giro di sette minuti. Chiuso il primo tempo sul 2-0, i padroni di casa rischiano di farsi rimontare ancora una volta, subendo la rete di Juanpi, che li costringe a vivere un finale in apnea. Risultato che però non cambia, e Real primo in classifica a 43 punti, mentre gli andalusi collezionano la loro quarta sconfitta consecutiva, rimanendo fermi a quota 21.
Per l'ultima giornata del girone d'andata, Zidane preferisce Nacho a Danilo come sostituto di Carvajàl. In mezzo ci sono Varane e Sergio Ramos, Marcelo sulla sinistra. A centrocampo confermati Modric, Casemiro e Kroos, in avanti Lucas Vazquez insieme a Benzema e Ronaldo. Malaga che risponde con un 4-2-3-1 che prevede Kameni in porta, linea difensiva composta da Rosales, Munoz, Mikel Villanueva e Juankar. Centrocampo con Camacho e Recio, mentre Juanpi, Fornals e il Chory Castro supportano l'unica punta Penaranda.
Dopo una decina di minuti di studio, il Real accelera le operazioni, soprattutto grazie a Lucas Vazquez, una minaccia continua per gli andalusi sull'out destro dell'attacco merengue. Il canterano sforna un paio di cross interessanti per Benzema, che in entrambi le occasioni sbaglia in maniera goffa (colpo di testa schiacciata e improbabile tacco a porta quasi sguarnita). Sono però i primi segnali di risveglio di un Madrid lento e lungo sul campo del Bernabeu, che ha in Ronaldo una finta ala sinistra. Il portoghese, sempre più accentrato nella sua posizione di attaccante, non partecipa alla fase difensiva e appare più volte in debito di ossigeno, non riuscendo a capitalizzare un bell'assist di Kroos solo davanti a Kameni. Il Malaga non ci sta e risponde colpo su colpo: prima è il Chory Castro a colpire il palo con un sinistro dal limite, poi è Keylor Navas ad opporsi all'ex Real Sociedad e al gioiellino Pablo Fornals. Al 25' cala il gelo sul pubblico blanco, perchè Marcelo deve uscire per un problema muscolare ai flessori della coscia sinistra, sostituito da Isco.
Zidane arretra così Lucas Vazquez nel ruolo di terzino, proponendo a centrocampo un rombo che prevede proprio il malagueno come trequartista, mentre Nacho si sposta sulla sinistra. La partita si sblocca su calcio piazzato: è ancora Sergio Ramos a risultare decisivo su corner al 35', volando di testa sopra Recio per una traiettoria imparabile per Kameni. Passano altri sette minuti e il capitano merengue raddoppia: sempre su pallone di Kroos, è lui il più lesto a toccare in spaccata per il 2-0. Real che chiude dunque in fiducia il primo tempo, sfiorando il tris per un tentativo di autorete di Villanueva, che si salva colpendo il palo.
Al rientro dagli spogliatoi i padroni di casa calano ulteriormente i ritmi, ed è il solo Luka Modric ad apparecchiare qualche giocata interessante per i compagni, ma sia Ronaldo che Benzema sono fuori partita, per la rabbia del loro pubblico. Ne approfitta così il Malaga, che dimezza lo svantaggio al 63': Juankar sfonda sulla sinistra facendosi beffe di Lucas Vazquez e Varane, tira verso la porta trovando la risposta di Keylor Navas, ma il pallone finisce sui piedi di Juanpi, che controlla e fredda il portiere costaricense.
I fantasmi dell'ultima settimana si riaffacciano sul prato del Bernabeu, e un minuto dopo un altro pasticcio della difesa blanca costringe Navas alla parata in angolo su Castro. Real che sbanda vistosamente, con Isco che trotterella per il campo e Kroos fuori condizione. Romero deve rinunciare a Juankar inserendo l'esperto Demichelis (Villanueva si adatta a fare il terzino), e proprio su retropassaggio dell'argentino Kameni non controlla il pallone, ma si salva in spaccata sulla linea di porta. Accorre Ronaldo, che ancora una volta non è lucido e si fa deviare in corner il sinistro. Zidane sostituisce Modric con Kovacic, Romero manda dentro Santos e Jony per Penaranda e il Chory, e intanto CR7 colpisce il palo con un diagonale di destro, dopo essere stato ben imbeccato da Isco. Una pitada colossale accoglie poi il rientro in panchina di Benzema, rimpiazzato da Morata, per un finale che il Real gestisce con qualche affanno di troppo (Casemiro rischia il rosso per doppia ammonizione), riuscendo comunque a conquistare i tre punti. Molto da rivedere nel gioco della capolista, che ora ha come priorità il recupero degli infortunati (Pepe, Carvajàl, Marcelo, James Rodriguez, Bale) e la crescita atletica di alcuni suoi giocatori chiave.