Il peso degli 80 milioni di euro spesi per lui dal Real Madrid per averlo nell’estate 2014, dopo un Mondiale super. La difficile collocazione tattica data dalla folta concorrenza in rosa nella posizione di trequartista. I tre allenatori diversi – Ancelotti, Benitez e Zidane – e i differenti schemi di gioco. In più, un rapporto incrinato con l’attuale tecnico francese che lo ha relegato al ruolo di panchinaro di lusso e lo ha definito “un problema”. I grandi campioni però si distinguono dai giocatori normali perché risultano decisivi nelle poche occasioni che gli vengono concesse. Così è successo a James Rodriguez.
Nella partita valevole per il turno di andata degli ottavi di finale di Copa del Rey disputata al Santiago Bernabeu contro il Siviglia, il colombiano ha realizzato due reti nei primi 45 minuti ed ha determinato il 3-0 finale in favore dei Blancos, ipotecando il passaggio ai quarti. La prima rete arriva sfruttando la disattenzione di N’Zonzi con un mancino piazzato dal limite dell’area, la seconda è una realizzazione fredda dal dischetto. Grazie a questi squilli James si è guadagnato i titoli dei giornali e soprattutto l’attenzione di Zidane che potrebbe cercare a questo punto nuove soluzioni tattiche per ritagliare dello spazio a El Bandido.
Le voci di mercato si susseguono da qualche sessione, con Chelsea, Manchester United e Juventus pronte a fare follie per averlo in squadra, ma il padre in settimana ha chiuso le porte ad un possibile trasferimento, concetto ribadito dallo stesso James al termine del match di Coppa, come riporta Marca: “Tutti vogliamo giocare, ho passato momenti difficili ma ora inizia un nuovo anno. Resto a Madrid”. Almeno per ciò che concerne questa sessione invernale, perché a fine stagione si tireranno le somme e, se il coinvolgimento del ragazzo non sarà soddisfacente – fino ad ora solo 4 presenze da titolare in Liga e 938 minuti tra tutte le competizioni –, si penserà ad una soluzione alternativa.