Dopo l'annuncio delle sue dimissioni, giunto poco prima di Natale (il 22 dicembre, dopo l'eliminazione del Malaga dalla Copa del Rey per mano del Cordoba), è arrivata ieri la lettera di addio di Juande Ramos alla tifoseria andalusa, pubblicata sull'account Twitter del club della Rosaleda: "Con questa lettera voglio rendere pubbliche e ufficiali le mie dimissioni da allenatore del Malaga - l'incipit dell'ex tecnico di Siviglia e Real Madrid - quando ho iniziato la mia esperienza qui, le nostre aspettative erano grandissime. Era una sfida pensare di poter competere per un posto in Europa".

"Abbiamo cominciato la stagione in maniera discontinua, ma poi siamo riusciti a ricomporci come gruppo, a fare de La Rosaleda un fortino, a superare tutti i problemi di infortuni dei nostri giocatori più importanti, tutti k.o. di lunga durata che la squadra è stata capace di superare grazie all'aiuto dei giovani calciatori del vivaio: ragazzi molto validi e di talento, che hanno dovuto passare di colpo dalla terza divisione alla Liga, con le difficoltà che tutto ciò comporta. Continuo a pensare che questa squadra abbia molti margini di crescita e conservi intatte le chances di conseguire gli obiettivi iniziali. Ed è per questo motivo che ho deciso di dimettermi adesso, ora che il Malaga si trova in una posizione di classifica tranquilla, all'undicesimo posto con ventuno punti, quando mancano ancora tre giornate alla fine del girone d'andata. Credo che giocare a calcio con i sussulti, le difficoltà delle ultime partite non aiuti la squadra. Nel calcio tutto cambia molto in fretta e, di fronte a situazioni complicate, siamo di solito noi allenatori a pagarne le conseguenze. In questo caso concreto, ho deciso di liberarmi da una situazione per me scomoda e che non era più soddisfacente. Infine, voglio ringraziare la stampa e i tifosi per il rispetto e l'appoggio ricevuto e, ovviamente, il club per la collaborazione che mi ha dato, dal Presidente alla giunta direttiva, dai giocatori a tutti coloro che lavorano per questa società. A tutti loro auguro grandi successi per il futuro"

Si tratta dunque di una scelta di Juande Ramos, dimessosi dopo l'eliminazione ai sedicesimi di Copa del Rey contro il Cordoba, mentre, secondo quanto riportato dai quotidiani spagnoli - il club andaluso avrebbe provato a capire se ci fossero margini per una retromarcia. Niente di tutto questo, perchè il tecnico manchego ha saluto l'Andalusia dopo soli sei mesi, periodo ricco di contrasti con la tifoseria (ultima, in ordine di tempo, la contestazione del pubblico de La Rosaleda per la scelta di Boyko come portiere titolare al posto dell'idolo Kameni). La posizione in classifica del Malaga non è attualmente all'altezza delle aspettattive estive, ma neanche tanto drammatica da giustificare un divorzio traumatico. Fatto sta che, tra infortuni e problemi di spogliatoio, Ramos è stato costretto nelle ultime settimane a lanciare in pianta stabile giovani promesse come Pablo Fornals e Javi Ontiveros, che peraltro hanno confermato di essere dei veri e propri talenti. Ora la gestione della situazione è affidata al direttore sportivo Francesc Arnau, massimo dirigente del club della famiglia Al Thani. La prima opzione per la panchina era quella di Oscar Garcia, tecnico spagnolo del Red Bull Salisburgo, che però ha rifiutato l'offerta di lasciare l'Austria per prendere in mano le redini del Malaga. Ecco perchè ora il principale candidato alla successione di Juande Ramos è Sergio Gonzalez, ex allenatore dell'Espanyol.