Piove sul bagnato in casa Valencia. Sul versante campo la squadra non riesce ad uscire dalla spirale di risultati negativi in cui è entrata da inizio stagione – la posizione in classifica è la diciassettesima, a pari punti con lo Sporting Gijon, in piena zona retrocessione, e la vittoria manca da oltre due mesi – ed ora si è aggiunta la grana che riguarda Dani Parejo.

Il madrileno è stato filmato ubriaco in discoteca in compagnia di amici ed uno di questi pronuncia frasi offensive verso l’allenatore del club, Cesare Prandelli. La frase, che non necessita di traduzioni, è “Me cago en tus muertos, Prandelli” ed il centrocampista, non proprio in pieno possesso delle sue facoltà intellettive e motorie, non si cura minimamente degli insulti verso il suo attuale tecnico. Il video è diventato virale in brevissimo tempo ed i tifosi del Valencia hanno immediatamente preso di mira Parejo, insultandolo a loro volta sui social network.

Un paio di settimane fa lo stesso Prandelli aveva puntato il dito contro chi non dava tutto in campo e non onorava la maglia in un duro sfogo in conferenza stampa e questa vicenda contribuisce alla tensione nell’ambiente. Tramite il suo profilo ufficiale Twitter, il calciatore ha pubblicato un testo di scuse verso tifosi, club ed allenatore, prendendo le distanze dalla persona che appare nella registrazione, a suo dire uno sconosciuto. Prandelli ha deciso di escluderlo dalla sfida di Copa del Rey contro il Leganès ed in conferenza stampa ha speso alcune parole sulla vicenda: “Si tratta di una stupidata che si commenta da sola. Parejo mi ha già chiesto scusa, dopo la partita decideremo i provvedimenti”.

Le scuse pubblicate su Twitter, www.twitter.com (@DaniParejo)
Le scuse pubblicate su Twitter, www.twitter.com (@DaniParejo)

Dani Parejo milita nel Valencia dall’estate 2011, collezionando 215 presenze e 32 goal e vestendo in diverse occasioni la fascia di capitano. In estate era entrato nel mirino della critica per via del suo scarso impegno negli allenamenti finendo fuori rosa ed adesso rischia di subire lo stesso trattamento oppure di finire sul mercato alla ricerca di una soluzione alternativa.