Nel bel mezzo di un mese di fuoco (appena superati gli ostacoli Atletico Madrid, Sporting Lisbona e Sporting Gijòn, con Barcellona, Borussia Dortmund e Mondiale per club alle porte), Zinedine Zidane prosegue con la sua politica di "rotaciones", così come in Spagna è definito il turnover. Strategia attuata da inizio stagione in modo quasi scientifico, per cercare di evitare cali di forma repentini in alcuni elementi chiave del suo Real Madrid.
A cinque giorni dal Clasico del Camp Nou, Zizou può godersi un vantaggio di sei punti sugli arcirivali catalani, ma è inquieto per la condizione atletica della squadra, andata in grossa difficoltà contro lo Sporting di Abelardo, capace di mettere alla frusta i merengues e a un passo dalla rimonta con il rigore sbagliato da Cop. Difficile fare turnover quando buona parte della rosa non è a disposizione, bensì in infermeria, per recuperare da stop più o meno lunghi. E' il caso di Toni Kroos, Alvaro Morata e Gareth Bale, sicuri assenti contro il Barcellona, mentre sono ancora lontani dalla miglior condizione Casemiro e Pepe.
Il pivote brasiliano rientrerà in settimana nel ritorno dei sedicesimi di finale di Copa del Rey contro la Cultural Leonesa, una formalità casalinga, dato il larghissimo risultato dell'andata (1-7), mentre il difensore portoghese è rientrato sabato in Liga, prendendo il posto dell'acciaccato Raphael Varane, in dubbio per il Clasico a causa di ricorrenti fastidi al ginocchio destro. Il centrale francese è infatti uno dei giocatori più utilizzati in questa stagione, con 1.425 minuti totali, davanti a Sergio Ramos (1.002) e allo stesso Pepe (744), ma è ancora lui il favorito per affiancare il capitano nella coppia difensiva che scenderà in campo a Barcellona (se non dovesse recuperare spazio ovviamente a Pepe). Non ci sono dubbi invece per quanto riguarda i terzini, con Dani Carvajàl e Marcelo che hanno riposato contro lo Sporting proprio per presentarsi tirati a lucido all'appuntamento con i blaugrana (al loro posto Danilo e Nacho contro gli asturiani di Abelardo).
Ma è in mediana che Zidane non può più attuare il suo turnover: i k.o. di Kroos e Casemiro lo hanno costretto a chiedere gli straordinari al duo croato formato da Luka Modric e Mateo Kovacic, con il secondo che ha disputato già 1.143 minuti in stagione. Saranno ancora loro (nonostante l'ex Inter non sia al top per un fastidio muscolare) i titolari in Catalogna, con Isco terzo di centrocampo, utilizzabile indifferentemente da mezz'ala e da trequartista. Anche il tridente offensivo sembra abbastanza scontato, con Cristiano Ronaldo nel miglior momento della stagione e Lucas Vazquez sostituto di Bale, mentre sembra difficile che James Rodriguez possa trovare ancora spazio dopo aver fatto da tappabuchi sabato scorso.
Anzi, il colombiano sarà chiamato a guidare un Real di giovani contro la Culturàl Leonesa, match in cui giocheranno sicuramente anche Marco Asensio, Danilo, Casemiro e Mariano, oltre a diversi elementi della cantera merengue.
Discorso a parte merita invece Karim Benzema: l'attaccante francese, a sua volta reduce da un infortunio, ha deciso la sfida dell'Alvalade di Lisbona con una zuccata in zona Cesarini, ma è sembrato lontanissimo dalla miglior condizione nel successivo match di Liga, in cui è stato anche fischiato dal pubblico del Santiago Bernabeu. La sua presenza al Camp Nou non dovrebbe però essere in discussione, soprattutto a causa delle defezioni di Morata e Bale, che insieme a quella di Kroos agitano i sonni di un Zidane da record (31 gare consecutive senza sconfitte in tutte le competizioni: agganciato Ancelotti, nel mirino l'olandese Leo Beenhakker del Real stagione 1988/1989).