La FA sembra aver deciso di voltare definitivamente pagina, almeno per un paio d'anni. Messo in soffitta il caso Allardyce e tutti i risvolti, tra i quali la separazione dalla panchina della Nazionale dell'Inghilterra, sembra scritta la scelta di Gareth Southgate come nuovo Commissario Tecnico. L'ex terzino era subentrato a Big Sam già il mese scorso, ma con un incarico ad interim e senza la garanzia di poter dare un seguito al suo lavoro, tanto che nella gara interna vinta per 2-0 contro Malta in tribuna presenziava Roberto Mancini, invitato proprio dalla federazione e indubbiamente non per caso. In queste ore si sta però diffondendo la quasi certezza della conferma dell'ex terzino da parte dei vertici del calcio inglese.
Stando alle voci, una delle maggiori ragioni per cui la FA sia stata soddisfatta dall'operato di Southgate è stata la personalità dimostrata nell'esclusione di Rooney. Potrebbe sembrare un paradosso, essendo indiscutibilmente Wazza un attaccante cardine della Nazionale, almeno per valore assoluto e contributo in termini di esperienza a fianco dei giovani, ma non è così, perchè a quanto pare la mossa del tecnico - che ha pagato dividendi bassissimi, avendo pareggiato 0-0 in Slovenia rischiando anche di perdere - è stata decisamente apprezzata, arrivando addirittura ad essere per l'appunto una discriminante al momento della conferma.
Insieme a questo aspetto ne esiste un altro, che allo stesso modo non lascia intravedere spiragli del tutto positivi: la mancanza di alternative. Il sopracitato Mancini era uno dei papabili, insieme a Wenger (che ha sempre smentito), per ricevere il timone, e lo svolgersi dei fatti lascia pensare che l'ex allenatore dell'Inter abbia rifiutato l'incarico, forse per una mancanza di sufficienti garanzie, date da una squadra da ricostruire e ricca di youngsters, una sfida dall'alto tasso di rischiosità.
La linea verde che la Nazionale dei three lions sta adottando è invece un vantaggio per Southgate, avendo il CT passato gli ultimi cinque anni e mezzo a stretto contatto con i giovani inglesi, prima da coordinatore del vivaio e poi da allenatore dell'Under-21. Tanti elementi attualmente membri della Nazionale maggiore sono passati proprio tra le mani di Southgate, in carica dall'agosto del 2013 fino allo scorso settembre, quando è stata accordata la promozione ad interim, in procinto ora di diventare definitiva.
Proprio loro, i suoi prodotti, potrebbero segnare una tappa fondamentale nel corso della sua carriera, giunta ad un inevitabile punto di svolta. Da capire, però, se in positivo o in negativo, e questo verdetto sarà solo e soltanto frutto dei risultati. E di certo non possono bastare uno 0-0 in Slovenia e un 2-0 a Malta...