La Bundesliga regala sorprese e capovolgimenti di fronte continui, giornata dopo giornata. L'ottava, per la precisione, ne ha portati diversi, ma ha anche confermato una certezza, la certezza: il Bayern Monaco. Nel big match di giornata, i bavaresi si sono permessi anche un leggero turnover per battere 2-0 il Borussia Moenchengladbach tra le mura amiche grazie a un colpo di testa di Vidal e alla sentenza (con annesso selfie per esultare) Douglas Costa. Tanta imprecisione da parte dei ragazzi di Ancelotti, i quali potevano chiudere con un attivo decisamente più ampio, rischiando anche di subire una rete, con Hahn che ha colto l'incrocio dei pali in tap-in sul secondo palo nella ripresa. 

Primato comunque consolidato, e la classifica ora dice +6 sulla prima reale concorrente, il Borussia Dortmund, bloccato sul campo dell'Ingolstadt in una partita stracolma di emozioni. Due gol identici, sugli sviluppi di punizioni dalla trequarti, di Cohen e Lezcano creano immediatamente problemi a Tuchel, che vede i suoi sbandare per l'intero primo tempo. All'intervallo così il tecnico si gioca la carta Pulisic, e ha successo: i suoi cambiano spirito, Aubameyang accorcia le distanze di testa all'ora di gioco, ma un'altra distrazione difensiva concede a Lezcano l'immediato 3-1. Passano 10 minuti e Ramos indovina il diagonale del 3-2, ma poco prima Hartmann si era mangiato il 4-1 che avrebbe chiuso il match, calciando sul palo a tu-per-tu con Weidenfeller. A 17 dal termine subentra uno scatenato Passlack, pericoloso sia con le conclusioni dalla distanza che sui cross: su uno di questi arriva proprio Pulisic sul secondo palo, dopo una deviazione, a scrivere 3-3 e salvare il BVB.

I gialli della Ruhr sono però costretti a rimanere fermi e guardare le altre compagini sfilare al loro fianco, primo tra tutti il RB Lipsia, vittorioso in casa per 3-1 contro il Werder Brema. Protagonista assoluto e incontrastato è Naby Keita, autore della doppietta che indirizza il match, prima con uno slalom speciale delizioso, poi con un colpo di testa sotto porta su assist di Selke, ex di turno, lo stesso che realizza poi a porta vuota la rete che nel recupero sancisce il finale, rendendo vano il gol della speranza del solito Gnabry.

La gioia di Keita, mattatore per il Lipsia. | Fonte immagine: si.com

18 sono così i punti dei Roten Bullen, mentre staziona a 16 l'Hoffenheim, reduce dall'agevole successo esterno sul campo di un irriconoscibile Leverkusen, con tanto di possibile multa e squalifica per Schmidt a causa di insulti rivolti verso il collega Nagelsmann. Doveva essere la gara del grande ex Kevin Volland, che ha però pensato di farsi espellere dopo soli 5 minuti per un fallo su chiara occasione da gol. E così gli ospiti han potuto dilagare: prima Demirbay, tra i migliori in campo, poi il solito Sandro Wagner e infine Zuber hanno archiviato la pratica senza troppa fatica, dominando in lungo e in largo.

Un punto più sopra la squadra della SAP si piazza invece l'Hertha Berlino, che ha faticato e non poco a battere un'altra squadra di vertice in questa strana classifica come il Colonia. All'Olympiastadion apre le marcature il solito Ibisevic, ma pareggia Modeste con la complicità della difesa e di Jarstein, non perfetto nell'intercettare il passaggio verso il francese. A un quarto d'ora dalla fine arriva però il colpo di testa di Stark, decisivo, anche perchè Zoller colpisce il palo da pochi passi e Rudnevs si vede annullare un gol a una manciata di secondi dal triplice fischio.

Vittoria casalinga importante anche per lo Schalke 04, che distrugge in casa il Mainz con un netto 3-0. La vittoria porta l'indelebile firma di Bentaleb, autore di una doppietta, prima con una bella botta mancina dal limite dell'area, poi concludendo con un tap-in un'azione avviata da Kolasinac. In mezzo anche il tocco di Meyer assistito da una bella giocata di Di Santo dalla linea di fondo. 

Nabil Bentaleb ha firmato una doppietta nel posticipo tra Schalke e Mainz. | Fonte immagine: Bundesliga.com

La vittoria permette ai minatori di uscire dalla zona retrocessione, dove resta invece saldamente l'Amburgo, fanalino di coda, sconfitto in casa dall'Eintracht Francoforte di Niko Kovac, una delle tante rivelazioni. Tutto troppo facile, anche perchè Holtby agevola il compito perdendo una palla a metà campo e sul prosieguo dell'azione mettendola nella propria porta. Tarashaj e Seferovic completano il piano nella ripresa, assistiti da Fabian. 

Ben lontano dalla red zone si tiene anche il Friburgo, vittorioso in casa per 2-1 sull'Augsburg sotto gli occhi di Joakim Low. Nel primo tempo si scatena Schwolow, costretto ad alcuni interventi decisivi, poi nella ripresa Philipp e Petersen sfruttano degli errori difensivi avversari e indirizzano la gara. A nulla serve il gol di Altintop.

Si allontana anche il Darmstadt, vincente abbastanza clamorosamente per 3-1 contro il Wolfsburg, terzultimo e in piena crisi. La svolta arriva a metà primo tempo, quando Bruma viene espulso per una trattenuta che arresta una chiara occasione da gol, regalando una punizione dal limite magistralmente realizzata da Ben Hatira. Gomez di testa pareggia all'ora di gioco, ma Kleinheisler e Sirigu chiudono con due mancini da fuori e regalano tre punti d'oro ai padroni di casa.

I giocatori del Darmstadt festeggiano la vittoria. | Fonte immagine: Bundesliga.com

La classifica vede così il Bayern davanti a tutti, con quattro sorprese alle sue spalle, prima che arrivi poi il Borussia Dortmund. Per ora è un po' tutto il contrario di quanto ci si aspettasse, visto che quattro delle favorite alla zona Champions stazionano nella parte destra della graduatoria. Restano saldamente ancorate agli ultimi posti Ingolstadt e Amburgo.