Dopo tre pareggi consecutivi in Liga (contro Villarreal, Las Palmas ed Eibar), il Real Madrid di Zinedine Zidane si riscatta sul campo del Betis Siviglia, infliggendo agli andalusi di Gustavo Poyet una lezione difficile da dimenticare. Al Benito Villamarìn finisce infatti con un punteggio tennistico, un 1-6 in favore dei merengues che la dice lunga sul dominio blanco durante il corso della sfida. Per il Real a segno Varane, Benzema, Marcelo, Isco (doppietta) e Cristiano Ronaldo, mentre è di Alvaro Cejudo il gol della bandiera betica. Con questo successo il Madrid aggancia in vetta l'Atletico a quota 18 punti, lasciando invece il Betis fermo a otto, nella zona calda della classifica.
Al Benito Villamarìn di Siviglia Zidane deve far fronte all'emergenza infortuni (out Casemiro, Modric, Sergio Ramos e James Rodriguez), e schiera così Varane e Pepe come centrali difensivi, con Carvajal insieme al recuperato Marcelo sugli esterni. A centrocampo ecco Kovacic, Kroos e Isco, in avanti la BBC (Bale-Benzema-Ronaldo). Poyet risponde infoltendo la mediana di interditori, con Petros, Brasanac e Martin a fare da frangiflutti. A Joaquin, capitano che corre sulla corsia destra, il compito di innescare il duo offensivo composto da Alex Alegria e Ruben Castro. Dopo tre minuti il Real è già in vantaggio. Su una punizione pennellata di Kroos è Raphael Varane a staccare più in alto di tutti per freddare Adàn.
0-1 e i merengues vanno subito vicino al raddoppio, prima con Ronaldo, che alza clamorosamente sopra la traversa una palletta splendida di Isco, poi con Bale, stoppato dal palo e da Adàn su colpo di testa. La reazione del Betis sta tutta in un paio di tiri da fuori di Ruben Castro, ben contenuto da Pepe e Varane, mentre nel Real è Kovacic a farsi notare per brillantezza e qualità. Dopo aver solleticato ancora Adàn con Marcelo, i merengues segnano il gol dello 0-2 con Benzema, servito perfettamente da Kroos, abile a rubare palla a Joaquin e a involarsi verso l'area avversaria. E' il 31' ed è solo l'inizio di una serata da incubo per Poyet e i suoi, che azzardano un'altra conclusione dalla distanza con Piccini, ma capitolano ancora quando Marcelo, in posizione irregolare, ribadisce in rete un tiro strozzato del solito Benzema. Il Real cala poi il poker con un contropiede meraviglioso, direttamente da calcio d'angolo: è Pepe a ripartire, innescando prima Benzema e poi Ronaldo. CR7 si dimostra per una volta altruista e serve il connazionale giunto in area di rigore, che a sua volta assiste l'accorrente Isco, per il quale è un gioco da ragazzi infilare in rete.
Un Betis completamente stordito si ripresenta in campo dopo l'intervallo con due cambi (Zozulya e Alvaro Cejudo per Brasanac e Alex). I padroni di casa provano quantomeno ad alleggerire il passivo ed approfittano di un vistoso calo avversario per sfiorare a più riprese il gol, giunto proprio grazie a Cejudo su bel tocco di Joaquin. La verve dei betici sveglia anche il pubblico del Benito Villamarin, ma l'euforia per una rimonta impossibile viene spenta da un gol capolavoro di Isco: il malagueno raccoglie un pallone messo in mezzo da Ronaldo e lascia partire un destro a giro che non lascia scampo al povero Adàn, costretto agli straordinari ancora da Marcelo e Benzema.
In linea con la miglior tradizione spagnola, gli ospiti non si fermano e continuano a produrre palle gol in serie, alcune delle quali sciupate da CR7, che continua a non trovare la porta nonostante i compagni comincino a giocare esclusivamente per lui. Zidane sostituisce poi Benzema per Morata e Kovacic per Lucas Vazquez, e a una decina di minuti dal termine Ronaldo trova finalmente il gol, con un'accelerazione che spacca in due la difesa avversaria (bello l'assist di prima di Morata).
Nel finale spazio per Marco Asensio e Dani Ceballos, in uno scampolo di partita utile solo a esaltare i centrali del Real, che si oppongono in tutti i modi a un indomito Ruben Castro.