Finisce in trionfo il pomeriggio del Vicente Calderon per l'Atletico Madrid di Diego Pablo Simeone. La squadra madrilena ha battuto con un netto 5-0 lo Sporting Gijon al termine di un match dominato sin dai primi istanti. Sono bastati appena due minuti di gioco ai vice campioni d'Europa per passare in vantaggio e indiriazzare il match sui binari loro congeniali. Prima un gol di Griezmann, poi la rete bellissima di Gameiro, e ancora un super Griezmann hanno chiuso il prima tempo sul 3-0. Nella ripresa, l'Atletico ha beneficiato dell'ingresso di Fernando Torres, autore della doppietta che ha fissato il risultato sul 5-0 finale.
Reduce dalla vittoriosa trasferta in terra olandese, l'Atletico Madrid del Cholo Simeone - che in settimana ha annunciato la riduzione del suo contratto con i colchoneros dal 2020 al 2018 - ritrova tutto l'affetto di un Vicente Calderon ansioso di successi dopo il passaggio a vuoto accusato in apertura di Liga. Nonostante la fresca battaglia con il PSV, Simeone sceglie una formazione molto simile a quella che ha battuto gli olandesi mercoledì al Philips Stadion. Davanti al salvatore Oblak, Cholo sceglie Vrsaljko con Godin, Savic e il fedelissimo Filipe Luis. A centrocampo viene riproposto Koke in coppia con Saul, mentre in avanti è confermata la coppia transalpina Griezmann - Gameiro.
Così come l'Atletico di Simeone, anche lo Sporting Gijon di Aberaldo arriva con ambizioni e convinzioni al Calderon. Gli ospiti infatti, guardano l'Atleti dall'alto verso il basso grazie ai sette punti ottenuti nelle prime tre uscite in Liga. Il tecnico dei biancorossi ripropone il classico 4-2-3-1 con Douglas, Victor Rodriguez e Burgui dietro l'unica punta Cop. Lo start dell'Atleti, - finalmente feroce ed aggressivo, - cambia subito i piani di Aberaldo, indirizzando il match verso un canale unico e indiscusso: quello Colchoneros. Sono passati appena cento secondi sul cronometro assolato del Calderon quando su un rinvio lungo di Oblak, Gameiro fa il lavoro sporco andando a vincere un contrasto decisivo sull'out destro. La difesa del Gijon si fa trovare impreparata dinanzi all'avanzata del nuovo delantero di Simeone, perfetto nell'assist che mette un altro transalpino, Griezmann, davanti a Cuellar. 'Le Petit Diable' controlla bene, nascondendo la direzione della sfera fino al momento fatale: Cuellar si distende sulla sinistra, l'ex Sociedad lo buca a destra.
Accusato il vantaggio dei materassai, lo Sporting non fa in tempo a riorganizzarsi che il punteggio dei padroni di casa è già raddoppiato. E' appena il 5' e su una bella discesa di Ferreira Carrasco, Gameiro decide di appropriarsi della sfera e tantare l'azione personale. La sterzata verso il centro, l'ottimo gioco di gambe e una precisione pressoché millimetrica non lasciano scampo: il suo destro è un missile che si spegne sotto il palo lontano, impossibile da raggiungere praticamente per chiunque.
Colpito da un doppio gancio, il Gijon perde fiducia oltre che convinzione nei propri mezzi. Di conseguenza, l'Atletico inizia a giocare a suo piacimento, abbassando e alzando il volume del gioco a seconda della zona di campo in cui verte la sfera.
I madrileni non patiscono le sortite degli ospiti praticamente mai, concedendo una sola conclusione pericolosa a Burgui. Il diagonale del centrocampista offensivo finisce sull'esterno della rete, ma Simeone finisce per arrabbiarsi in modo plateale anche in questo caso. I suoi ragazzi allora, capiscono il momento gettandosi a caccia del gol che chiuderebbe il match già nel primo tempo. Prima ci prova un grande Yannick Carrasco, tra i migliori in campo nell'arco dei 45 iniziali. La giocata nello stretto gli da la possibilità del tiro, forte e preciso, che si stampa secco sul montante alla destra di Cuellar. Mentre el diez rojiblanco si dispera per il gol solo sfiorato, Le Petit diable decide di arrotondare il suo bottino personale fino a quota due.
L'azione in uscita del centrocampo è rapida e precisa, perfetta per concedere a Griezmann la possibilità di aprire la falcata e sfidare a occhi aperti Cuellar. Il 7 colchonero punta, si inarca col corpo e calcia con il sinistro. Il pallone non è angolatissimo, ma la potenza non manca, anzi basta e avanza per piegare la resistenza dell'estremo difensore del Gijon, bucato tre volte prima dell'intervallo.
Alla ripresa dopo l'uragano rojiblanco incrociato nel corso dei primi 45', il Gijon cambia qualcosa pescando energie fresche dalla panchina. Lo stesso Simeone decide, man mano di far rifiatare alcuni dei suoi talenti visto che mercoledì è in programma il match al Camp Nou con il Barça. Prima Carrasco, poi Gameiro, infine Griezmann, abbandonano il campo.
I subentrati però, in particolar modo Correa e Torres, non sono da meno soprattutto quando al minuto 62 vanno a confezionare il gol del 4-0 come un delizioso cioccolatino. Angel volta via, servito nello spazio da un tonico Filipe Luis. Velocità e talento gli permettono di saltare in successione tre uomini prima di arrivare sul fondo e mettere sul primo palo, dove è in attesa Fernando Torres. Il tocco in anticipo del Nino risulta vincente: Cuellar perde il tempo d'uscita facendosi beffare per la quarta volta nel match.
Acquisito il successo, l'Atletico abbassa notevolmente i ritmi di gioco, arretrando il baricentro con l'intento di risparmiare energie necessarie per la trasfera di mercoledì al Camp Nou. Il Gijon si accorge del momento, e con Carlos Castro prova due volte a raggiungere il gol della bandiera. Quella del Calderon però, non è la giornata degli ospiti, e lo si capisce in modo definitivo al minuto 90, quando Gaitan viene atterrato in area di rigore da Lillo.
Nino Torres si presenta sul dischetto freddo come un Bounty Killer; Cuellar sbaglia ancora l'angolo e il match dei Colchoneros finisce con un'eloquente manita.
Un 5-0 che va a confermare il ritorno prepotente dell'Atletico Madrid di Diego Simeone, carico a mille per l'attesa resa dei conti con il Barcellona, mercoledì al Camp Nou.