Di solito un rinnovo di contratto fra un tesserato e una società è un evento abbastanza normale per il mondo del calcio, ma nel caso del nuovo accordo stipulato fra il Cholo Simeone e l'Atletico forse si è di fronte ad una prima volta in senso assoluto. Negli scorsi giorni, infatti, l'allenatore argentino ha riformulato il proprio accordo con il club della capitale, accorciando però la durata del contratto sottoscritto.
La situazione originale prevedeva che Simeone fosse legato all'Atletico Madrid fino al 2020, ma ora la nuova firma ha messo nero su bianco che il contratto durerà fino al 2018, due anni in meno rispetto alla scadenza originale. Quasi un rinnovo alla rovescia, visto che in questo caso non si è trattato di un prolungamento, ma di un accorciamento. Tante le voci e le ipotesi che subito sono circolate riguardo questa notizia così particolare. Una delle prime quella che maliziosamente pensa ad una mossa di Simeone per avvicinarsi ancora di più alla panchina dell'Inter nel prossimo futuro, visto che con meno anni di contratto a legarlo all'Atletico, anche lo stesso club avrebbe meno potere di trattenere il Cholo al Calderòn.
Sulla questione, però, è voluto intervenire lo stesso Simeone con alcune parole che in apparenza mettono un freno a tutte le illazioni delle ultime ore: "Confermo di aver ridotto il mio contratto. Ma per me non cambia nulla. Tutto quello che facciamo è per il bene della squadra. Mi sento bene, sono contento di essere dove sono. E tra due anni possiamo sempre rinnovare il contratto, a meno che non mi caccino. Clausole per l'addio? Quel che si firma in un contratto è una cosa privata. Non mi dà fastidio che si parli del mio futuro, è normale."